di Marina Gersony
Se ne vanno, lasciano per sempre la Francia, un Paese che amano e dove hanno vissuto per intere generazioni, ma che non garantisce loro più né pace né sicurezza. Sono sempre più numerose le famiglie ebraiche che decidono di lasciare la Francia in seguito all’aumento dell’antisemitismo. Lo rivela un reportage su France 2 che racconta le singole storie di chi ha deciso di abbandonare una realtà sempre più incerta e pericolosa..
«Sono contenta di essere partita – ha dichiarato in un’intervista Sandra Lantoine, originaria di Parigi e che da un pochi mesi si è trasferita a Miami con i suoi figli -. Qui mi sento sicura», ha ribadito. La signora spiega che non è la sola ad aver preso una decisione simile: «Ho moltissimi amici che stanno partendo. Spero che anche i miei genitori e mia sorella decidano di venire».
In effetti la Florida sta tornando a essere “il sogno americano” per molti ebrei: vanta una comunità giovane dinamica e internazionale, lontana da quell’immagine di isola per pensionati un po’ vecchia e obsoleta. Già in passato rifugio per gli ebrei che fuggivano da guerre, persecuzioni e situazioni drammatiche, la Florida è la sesta comunità mondiale con 550.000 persone (ma le cifre parlano anche di 638.985 persone e oltre).
Intervistato da France 2, Yoni Dahan ammette che comunque non è per nulla facile traslocare e in effetti non è cosa da poco dover lasciare la casa, gli amici e il proprio lavoro così su due piedi. «Ma soprattutto – sostiene Dahan – non tutti si possono permettere questo lusso». Di fatto il sogno americano non è alla portata di tutti. I servizi predisposti all’immigrazione favoriscono ovviamente i più giovani, competenti e qualificati o chi fa degli investimenti immobiliari, i migliori presupposti per ottenere un visto.