di Nathan Greppi
Sabato 1 ottobre una sinagoga Chabad è stata oggetto di vandalismo a Parkland, nel Sud della Florida.
Come riportato su Haaretz, qualcuno ha usato delle bombolette spray per scrivere dei graffiti come “Free Palestine” sull’insegna della sinagoga e il numero 12 sui muri; quest’ultimo in America è spesso usato come termine dispregiativo per indicare la polizia.
Rav Shuey Biston ha dichiarato alla stampa locale che questo è senza dubbio un crimine d’odio, e che i graffiti sono stati scritti per cercare di intimidire la comunità ebraica. “La nostra risposta a questo genere di atti è sempre di aggiungere un’energia positiva e un po’ di luce e amore.”
Il sindaco di Parkland, Michael Udine, ha detto che quella Chabad è solo una delle tante sinagoghe che sono state coperte di graffiti in città.
Scott Israel, sceriffo di Parkland e membro della comunità ebraica locale, ha aiutato a cancellare i graffiti assieme ad altri volontari. Ha inoltre iniziato a investigare per trovare i colpevoli. “Il mio messaggio alla comunità ebraica è che, ogni volta che affrontiamo questi atti di terrore, violenza e intimidazione, tutti noi dovremmo rispondere con atti di bontà e carità”, ha dichiarato Rav Mendy Gudnick.
Purtroppo non è la prima volta che si verificano atti simili. Secondo un rapporto dell’FBI, nel 2014 ci sono stati 1140 crimini aventi come bersaglio minoranze religiose, e di questi il 56,8% erano contro la popolazione ebraica.