di Roberto Zadik
In questo periodo non c’è pace nemmeno per chi ha lasciato questo mondo e in Francia come negli Stati Uniti e in altri luoghi, cimiteri ebraici e lapidi vengono profanate da sconosciuti. Nella tranquilla cittadina alsaziana di Waldwisse al confine con la Germania, secondo il sito Times of Israel, sono state saccheggiate in questi giorni una quarantina di lapidi su cinquanta presenti nell’antico cimitero ebraico, arrecando un grande danno anche a livello culturale e storico, visto che le lapidi risalgono al 19esimo secolo. A dare la notizia l’emittente televisiva regionale France 3 che ha condannato l’accaduto spiegando che le tombe sarebbero state distrutte e sconsacrate da sconosciuti e che le forze dell’ordine stiano indagando sui possibili colpevoli del misfatto.
Un fatto molto grave che fa parte della lunga serie di manifestazioni antiebraiche nella Francia di oggi e che colpisce non solo Parigi o Nizza, martoriate da diversi attacchi ma anche luoghi finora rimasti delle “isole felici” come la Lorena e l’Alsazia. Come se non bastasse alcune scritte antisemite sono state ritrovate sul luogo dell’accaduto, il cimitero, che attualmente non è più in attività, ma mantiene la sua importanza culturale.
La polizia sta indagando sull’attacco e non è la prima volta che nello stesso posto si verifica un episodio del genere. Infatti nel 2014, come ha sottolineato Pierre Weill, membro del concistorio di Thionville “cinque lapidi erano state profanate e i responsabili erano stati condannati a rimettere a posto il materiale danneggiato nel cimitero”. Stando a quanto ha specificato un altro membro del concistorio, Henry Schumann ha raccontato che anche nel ventesimo secolo, nel 1966 era successo lo stesso.
Nonostante i ripetuti episodi, la gravità rimane intatta e le autorità di polizia, come la gendarmeria di Rettel e giudiziarie hanno aperto una inchiesta e come ha scritto Pierre Cuny, sindaco della cittadina di Thionville “condannano con assoluta fermezza la profanazione del cimitero e questi atti sono disgustosi e indegni.” “In un periodo” ha continuato “in cui i valori della democrazia e della Repubblica sono minacciati, bisogna più che mai contrastare questi atti di intolleranza e di vandalismo. Esprimo il mio sostegno alle famiglie delle vittime”.