Finisce nel mirino della giustizia francese ‘Joe le corbeau’, ‘Joe il corvo’, il vignettista che
prende di mira gli ebrei e che gravita nella sfera del controverso comico Dieudonné, più volte accusato di razzismo e antisemitismo.
L’uomo, di 32 anni, il cui vero nome è Noel Gérard, è stato iscritto oggi nel registro degli indagati per incitamento all’odio razziale, dopo aver diffuso una foto che mostra una ‘quenelle’, il gesto nazista all’incontrario, davanti alla scuola ebraica di Tolosa «Ozar Hatorah», dove tre bambini e il loro insegnante vennero assassinati nel 2012 dalla furia assassina del giovane jihadista Mohammed Merah. È anche sospettato di aver pubblicato uno scatto dello stesso uomo, nella stessa postura, davanti all’appartamento in cui Merah venne successivamente abbattuto dalla polizia.
‘Jose le Corbeau’ si presenta come vignettista satirico. Ma basta visitare il suo sito internet per rendersi conto di quanto odio e violenza ci siano nei suoi disegni e nelle sue parole, che inneggiano a Dieudonné e chiamano all’odio contro gli ebrei e Israele. E’ addirittura autore della rivista “Shoah Hebdo”, contro l’infilitrazione dgeli ebrei e del sionismo (a fianco, una copertina su Elie Wiesel, il “Maddoff dell’Olocausto”).
Proprio sul sito, in merito al suo fermo, si legge: “E’ stato portato alla polizia questa mattina, per uscirne alle 12. ma non per andare da lui, bensì per essere condotto a Tolosa dove sarà presentato al procuratore della Repubblica israeliana, onnipotente nel nostro Paese. Nello stesso momento, Dieudonné è anche lui sotto i colpi della giustizia sionista”.
Seguono, sotto la notizia, i commenti e i tweet di solidarietà da tutta la Francia, con allegate foto di persone che fanno la quenelle.
Intanto, l’Unione degli studenti ebrei di Francia (Uefj), ha chiesto alla giustizia di ordinare a Dieudonné la rimozione del video ‘2014 sarà l’anno della quenelle’, diffuso su Youtube. Il tribunale di Parigi dovrebbe pronunciarsi il 12 febbraio.
Si tratta di una delle prime volte in cui il gesto della ‘quenelle’, reso celebre da Dieudonné, finisce nel mirino della giustizia. La ‘quenelle’ – che si effettua con il braccio e la mano tesa verso il basso – è diventata oggetto di un sorta di concorso tra i fan di Dieudonné. In pratica, si tratta di farsi ritrarre nei luoghi più svariati, a scuola, in tv, nei campi da calcio, per poi pubblicare le foto sul web.
Numerose ‘quenelle’ sono state realizzate anche davanti ad edifici ebraici, come sinagoghe, o luoghi dedicati alla memoria ebraica, come il campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. I fan di Dieudonné lo definiscono un atto ‘antisistema’, mentre i detrattori lo ritengono un gesto anti-ebraico.
Per la Lega contro il razzismo e l’antisemitismo (Licra), mimarne una davanti alla «scuola Ozar Hatorah, una sinagoga o un campo di concentramento, è un atto chiaramente antisemita».
Intanto, 650.000 euro in denaro contante sono stati trovati dalle forze dell’ordine durante la perquisizione nella casa di Dieudonné, nell’est di Parigi, dove sono stati rinvenuti anche
15.000 dollari. Le perquisizioni si sono svolte ieri nel quadro di un’indagine preliminare per attività fraudolenta, riciclaggio, e abuso di beni sociali. La giustizia vuole fare chiarezza sul suo patrimonio e sui movimenti di fondi, in particolare gli oltre 400.000 euro inviati in Camerun dal 2009.
A inizio gennaio, Dieudonné – che ha multe non pagate per oltre 65.000 euro – è stato al centro di un duro scontro con il governo di Parigi, che lo ha costretto a ritirare ‘Le Mur’, un
controverso spettacolo dai contenuti chiaramente antisemiti.
Ed è di oggi la notizia che a Dieudonné è stato vietato l’ingresso in Gran Bretagna dalle autorità locali. Dieudonné voleva recarsi a trovare Nicolas Anelka, il calciatore del West Bromwich Albion che rischia una sopensione per aver fatto in pubblico il gesto della ‘quenelle’.
Un gesto, quello della quenelle, che ha acceso i riflettori su un odio razziale e antisemita di preoccupante portata, che interessa non solo la Francia, ma che comincia a inquietare anche gli altri Paesi europei. E la decisione delle autorità britanniche di respingere Dieudonné al suo in gresso nel paese ne è una prova evidente.