Francia: sospetti di antisemitismo alla maturità. Ma un’indagine del Ministero non riscontra anomalie

Mondo

di Redazione
I media francesi hanno rivelato che 15 studenti della prestigiosa scuola Yabné nel 13° arrondissement di Parigi sono stati sottoposti a un trattamento irrispettoso e hanno ricevuto voti insufficienti all’esame orale di chimica. Una fonte della direzione scolastica ha riportato che «138 studenti hanno sostenuto l’esame di maturità francese in questo liceo» e che «15 di loro hanno ricevuto voti anomali». Il ministro dell’Istruzione aveva subito  promesso di indagare sulla questione.

Un’accusa grave quella degli studenti del Yabné che affermano di essere stati bocciati intenzionalmente dopo essere stati sottoposti a un test orale nell’ambito dei loro esami finali, l’equivalente francese del BAC (Baccalauréat), l’esame di maturità francese.

Il test si è svolto presso la scuola Charles de Foucauld nel 18° arrondissement della capitale francese. I giovani hanno dichiarato che l’atmosfera durante l’esame era «tesa» e che si sono sentiti sminuiti. Secondo il quotidiano francese Le Figaro, i punteggi degli studenti variavano da 4 a 8 su 20, una statistica insolita per la prestigiosa scuola i cui studenti sono considerati tra i migliori in Francia.

La scuola Yabné ha dichiarato: «Quest’anno la scuola ha ricevuto avvertimenti dai genitori su un comportamento particolarmente aggressivo da parte dei docenti quando i loro figli sono stati esaminati. Uno dei nostri insegnanti presenti all’esame ha riferito di conversazioni piene di stereotipi contro gli studenti della scuola Yabné nella sala professori». È stato anche notato che alcuni esaminatori hanno commentato l’abbigliamento degli studenti ebrei delle scuole superiori.

La dichiarazione della scuola rafforza quindi il sospetto che il trattamento umiliante ricevuto dagli studenti fosse dovuto all’antisemitismo contro gli studenti ebrei. Le Figaro ha anche riferito che gli esaminatori hanno potuto identificare facilmente la scuola degli studenti. Una fonte ha precisato al quotidiano francese che il sistema educativo non ha dettagli sull’incidente.

«L’importanza della preoccupazione per la discriminazione contro gli studenti ebrei non dovrebbe essere sottovalutata», ha affermato la fonte del Ministero dell’Istruzione al giornale.

Il ministro francese dell’Istruzione, Nicole Beloubet, ha scritto sul social network X: «Se le accuse saranno dimostrate vere, sarà un caso intollerabile nelle nostre scuole. Inizieremo un’indagine e non ci fermeremo finché non arriveremo in fondo alla verità».

Intanto le notizie si accavallano e arrivano pronte le smentite. Come riporta Lefigaro.fr, gli studenti del liceo ebraico non sono stati discriminati. Scrive il giornale: Sospetti e accuse di discriminazione contro gli studenti di un liceo ebraico parigino durante il diploma di maturità 2024 non sono stati confermati dall’indagine amministrativa avviata dal ministro Nicole Belloubet, ha detto giovedì sera l’Éducation nationale. Gli elementi raccolti «non consentono di concludere che gli studenti del liceo di Yabné avrebbero subito alcuna discriminazione a causa della loro presunta religione o del loro istituto di origine», indicano i risultati dell’indagine. Ma la vicenda continua a suscitare polemiche e il dubbio rimane.

 Come si sono svolti i fatti

Mercoledì sera, poche ore dopo l’annuncio dei risultati dell’esame di maturità francese, i social media francesi sono stati invasi da messaggi allarmanti (i24NEWS). Uno particolarmente condiviso recitava: «Per informazione, quest’anno c’è stata una distruzione sistematica all’esame orale per gli studenti del liceo Yabné. I voti sono catastrofici e studenti brillanti con medie di 16 e 17 hanno ottenuto voti tra 4 e 8». Questo messaggio ha scatenato un’onda di indignazione e preoccupazione.

La situazione è diventata subito di dominio pubblico grazie a Julien Dray, ex deputato dell’Essonne, che ha denunciato il fatto su X, seguito dalla deputata dell’8° circoscrizione, Caroline Yadan, che ha interpellato direttamente la ministra dell’Istruzione nazionale, Nicole Beloubet. La ministra, colpita dalla gravità delle accuse, ha reagito prontamente mercoledì mattina, annunciando di aver richiesto un’indagine immediata: «Se questi fatti fossero confermati, non lascerò passare nulla», ha dichiarato con fermezza.

Un altro aspetto particolarmente inquietante è emerso: tra i 15 studenti penalizzati, molti avevano cognomi facilmente identificabili come ebraici, tipo “Cohen” e “Israel”. Il responsabile ha spiegato che gli esaminatori erano a conoscenza del nome del liceo e quindi sapevano che si trattava di un’istituzione ebraica. Questo solleva seri interrogativi sulla possibilità di pregiudizi inconsci o, peggio, di discriminazione deliberata.

Questo episodio, in attesa di chiarimenti, sembra comunque confermare ancora una vota il preoccupante riemergere dell’antisemitismo in Francia e nel resto d’Europa, un fenomeno che sta crescendo con episodi gravissimi, particolarmente dopo il 7 ottobre. Lo confermano gli attacchi contro sinagoghe, cimiteri ebraici vandalizzati e aggressioni verbali e fisiche contro persone di origine ebraica. Questa ennesima vicenda, se sarà confermata, getta una pessima luce sul corpo insegnante e sugli esaminatori coinvolti nel liceo Yavné.

Attualmente, la scuola è in stretto contatto con l’ufficio della ministra, cercando di mantenere la calma e di gestire la situazione con diplomazia, in attesa dei risultati dell’indagine. Questa vicenda ha sollevato un dibattito più ampio sulla giustizia e l’imparzialità del sistema educativo francese, evidenziando la necessità di vigilare costantemente contro qualsiasi forma di discriminazione.

I risultati dell’indagine: “Nessuna grave distorsione dei voti”

Per quanto riguarda l’organizzazione del test e i punteggi assegnati agli alunni del Lycée Yabné, il rapporto d’inchiesta non ha riscontrato anomalie. “Complessivamente, 173 candidati hanno sostenuto l’orale di fisica e chimica in questo centro d’esame, di cui 97 provenienti dal Lycée Yabné. La distribuzione dei voti non ha mostrato alcuna discrepanza importante per gli studenti del Lycée Yabné”, hanno osservato gli investigatori.

Dopo aver esaminato i punteggi assegnati da una giuria giudicata particolarmente severa, il rapporto d’inchiesta rileva ancora una volta, con tanto di grafici di supporto, che “la distribuzione più ampia dei punteggi non mostra alcuna differenza complessiva di trattamento tra gli alunni di Yabné e gli altri”. Dei nove alunni che hanno ottenuto il voto massimo di 20/20, cinque provenivano dal liceo Yabné, sottolinea il rapporto.”Queste prove non ci permettono di concludere che gli alunni del liceo Yabné siano stati discriminati a causa della loro presunta religione o della loro scuola di origine”, conclude il rapporto.

Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)