Alla Fiera del Libro di Francoforte erano in vendita e acquistati libri di chiara matrice antisemita presso uno stand iraniano, fra cui i famigerati Protocolli dei savi di Sion. Altre opere, scritte in arabo o in lingua farsi, sono state presentate anche nella versione inglese. Nelledizione dellanno scorso, la Fiera venne accusata di aver permesso che editori arabi esponessero versioni arabe di testi che negavano lOlocausto. E ciò in palese violazione della legge tedesca che vieta la pubblicazione di opere quali i Protocolli o il Mein Kampf.
Una protesta ufficiale ha tardato però a farsi sentire, perché i responsabili non sono intervenuti preoccupati soprattutto di non suscitare risentimenti da parte della Lega Araba. Lincidente, di cui si è occupato anche lufficio berlinese di MEMRI (Middle East Media Research Institute), avrebbe potuto portare allesclusione dellIran dalla Fiera del prossimo anno.
Tuttavia allinizio di dicembre alcuni funzionari del Simon Wiesenthal Centre sono intervenuti contro tale situazione e hanno ottenuto dal direttore della Fiera del Libro limpegno che sarà esclusa dalledizione del 2006 qualunque tipo di letteratura antisemita e di incitamento allodio, indipendentemente dalla lingua in cui è scritta.