di Paolo Castellano
Nelle ultime ore è arrivata un’amara notizia da parte dell’azienda di gelati americana Ben & Jerry’s, che attraverso un comunicato diffuso pubblicamente il 19 luglio ha affermato di voler porre fine alla distribuzione e vendita delle sue prelibatezze nei negozi della Giudea e Samaria, definite dalla società “territori palestinesi occupati”.
«Ben & Jerry’s porrà fine alle vendite del suo gelato nei territori palestinesi occupati. Riteniamo che sia incoerente con i nostri valori che il gelato di Ben & Jerry’s venga venduto nei territori palestinesi occupati. Ascoltiamo e riconosciamo anche le preoccupazioni condivise dai nostri fan e partner di fiducia», si legge nella nota aziendale.
Come riporta JTA, la società di gelati con sede nel Vermont è stata fondata da due ebrei ed è nota da tempo per l’appoggio a cause e battaglie politiche della sinistra americana. Attualmente, i fondatori dell’azienda Ben Cohen e Jerry Greenfield non gestiscono più il marchio che appartiene alla multinazionale britannica Unilever, ma hanno spesso usato i loro gelati per fare politica. Infatti, a molti è sembrato strano che durante la recente escalation tra Israele e Gaza Ben & Jerry’s non abbia rilasciato nessun messaggio sui social network. Una questione di tempo a quanto pare.
Certamente, la decisione dell’azienda americana di gelati è un assist al movimento Boycott, Divestment and Sanctions against Israel (BDS) che ha fatto infuriare la politica israeliana.
Come riporta Israel National News, il premier israeliano Naftali Bennett, sostenitore convinto degli insediamenti, ha definito la scelta “un boicottaggio di Israele“.
«Ci sono molte marche di gelato, ma c’è un solo Stato ebraico. Ben & Jerry’s ha deciso di etichettarsi come “gelato anti-israeliano“. Questa decisione è moralmente sbagliata. Il boicottaggio contro Israele – una democrazia circondata da isole di terrorismo – riflette una totale perdita di rotta. Il boicottaggio non funziona e non funzionerà, e lo combatteremo con tutte le forze».
Inoltre, l’amministratore delegato di Ben & Jerry’s Israel, Avi Zinger, ha rilasciato un’intervista a Channel 12 News criticando la decisione dell’azienda e affermando di aver ricevuto in passato pressioni per interrompere le vendite dei gelati in Giudea e Samaria.