di David Fiorentini
Con una decisione storica, riporta ANSA, la coalizione di governo in Germania, formata dai Socialdemocratici (SPD), i Verdi e i Liberali (FDP), ha raggiunto un accordo con l’opposizione della Unione Cristiano-Democratica/Unione Cristiano-Sociale (CDU/CSU) su una risoluzione congiunta volta a combattere l’antisemitismo e a rafforzare la salvaguardia della vita ebraica nel paese. Tale mozione, che successivamente passerà al vaglio formale del Parlamento, rappresenta un passo storico delle principali forze politiche, che hanno trovato un terreno comune per fornire una risposta concreta all’aumento degli episodi di antisemitismo, in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
Pur non avendo ancora valore legale, il documento intitolato “Mai più è adesso: proteggere, preservare e rafforzare la vita ebraica in Germania”, afferma che nessun gruppo che “mette in discussione il diritto di Israele a esistere o promuove un boicottaggio di Israele” potrà ricevere fondi pubblici. Inoltre, per proteggere al meglio l’ambiente educativo, la risoluzione propone di limitare l’accesso ai luoghi scolastici per i gruppi accusati di antisemitismo e, in alcuni casi, di escluderli totalmente dalle attività didattiche.
Questa risoluzione riflette anche un forte senso di responsabilità storica: “Alla luce della Shoah, la Germania porta una responsabilità speciale per la tutela della vita ebraica”, hanno dichiarato i leader di coalizione Dirk Wiese (SPD), Konstantin von Notz (Verdi), Konstantin Kuhle (FDP) e Andrea Lindholz (CSU). In linea con tale impegno, il documento condanna ogni forma di antisemitismo, esortando il governo federale e le amministrazioni locali a reagire con forza alle espressioni di ostilità verso gli ebrei, considerate una minaccia per la convivenza democratica.
Tuttavia, nonostante l’ampio consenso, il testo corrente ha anche suscitato delle critiche. Circa cento tra artisti e intellettuali ebrei residenti in Germania hanno manifestato preoccupazioni, sostenendo che il testo, invece di rafforzare la diversità della vita ebraica, rischia di indebolirla, associando tutti gli ebrei alle politiche del governo israeliano. Secondo l’appello, la risoluzione potrebbe amplificare le divisioni e aumentare i malintesi all’interno della comunità ebraica. A sostegno di queste posizioni è stata proposta una bozza alternativa, elaborata da circa 600 personalità accademiche e della società civile, che suggerisce un approccio più inclusivo e articolato.
D’altro canto, la risoluzione proposta dalle forze politiche sottolinea anche la necessità di riforme legali per colmare le lacune normative nella lotta all’antisemitismo, con possibili interventi in ambito penale, con ricadute in tema di diritto di soggiorno e di normativa sulla cittadinanza.
Con questa sintesi trasversale, la Germania intende riaffermare il proprio impegno nella tutela della vita ebraica, proiettando l’immagine di un paese che guarda al futuro con la ferma volontà di contrastare odio e pregiudizi.
(Foto: Reichstag, sede del governo tedesco)