di Paolo Castellano
Un giocatore israeliano di una squadra della seconda divisione del campionato di calcio tedesco ha denunciato su Twitter la rimozione della bandiera di Israele da parte della polizia durante la partita tra FC Ingolstadt e l’Union Berlin svoltasi domenica 26 aprile.
Il vessillo era stato sventolato sugli spalti da alcuni tifosi. Almog Cohen, giocatore di nazionalità israeliana, membro della squadra Ingolstadt della seconda categoria della Bundesliga, ha scritto sul web:«Oggi, una bandiera israeliana è stata rimossa durante una partita in trasferta contro l’Union Berlin. Questa bandiera era stata portata dai tifosi tedeschi ed è stata sequestrata dagli addetti locali alla sicurezza. ‘Nessuna bandiera ebraica’, hanno detto. Questo è l’unico campo in cui è accaduto”. Secondo il quotidiano tedesco Bild, la decisione di rimuovere “l’insegna ebraica” è stata presa per “il timore della reazione palestinese».
«Ho visto come ai nostri tifosi sia stata portata via la bandiera di Israele», ha detto Cohen a Bild. «Mi hanno comunicato che l’ostensione è stata vietata da un ordine della polizia».
Quando Cohen ha saputo che la polizia non ha voluto far sventolare durante la partita l’insegna perché considerata “un simbolo politico”, ha chiesto se altre bandiere fossero state vietate. «No, solo la bandiera ebraica», la risposta delle forze dell’ordine. Cohen ha aggiunto. «Questa risposta mi ha scioccato».
«Mi scuso con chi si è sentito offeso ma prima dell’attenzione alla sicurezza viene sempre l’obbligo di proteggere la libertà d’opinione», ha detto il capo della polizia Klaus Kandt. La decisione sarebbe stata presa considerando l’alto numero di residenti palestinesi in Germania. Si è voluto evitare reazioni violente da parte di alcuni tifosi.
Anche il ministro dell’interno Frank Henkel si è espresso sulla vicenda: «E’ stata una decisione sbagliata, anche se presa con finalità giuste».