di Paolo Castellano
Il 3 maggio un gruppo misto di parlamentari tedeschi ha inviato una lettera a Gianni Infantino, il Presidente della Federazione internazionale di calcio, la FIFA, invitandolo a respingere la campagna mediatica della Federazione palestinese che pretende l’esclusione di Israele dalla competizioni internazionali di calcio. «L’annuncio del Presidente della Federazione calcistica palestinese, Jibril Rajoub, ci dimostra che l’esponente palestinese abusa dello sport per perseguire i propri ideali politici», hanno scritto i parlamentari tedeschi spiegando che Rajoub nel 2015 tentò di far cacciare Israele senza però riuscire nel suo intento.
Come riporta il Jerusalem Post, la missiva, consegnata al Presidente della FIFA, Gianni Infantino, è stata firmata dai seguenti esponenti politici: Volker Beck dei Verdi, Gitta Connemann dell’Unione democratica cristiana, Michaele Englemeier e Kerstin Griese dei socialdemocratici e Jan Korte delle sinistra tedesca.
I deputati nel loro messaggio hanno evidenziato che lo sport è un’attività positiva per la società civile perché previene la violenza e l’odio promuovendo valori di solidarietà: «È importante che la FIFA riconosca che le questioni sollevate dalla Federazione palestinese non hanno nessun legame con lo sport e che la dialettica israelo-palestinese dovrebbe interessare solo alla politica».
«L’esaltazione del terrorismo, attraverso il razzismo, l’antisemitismo e la discriminazione di Israele, danneggia i principi della FIFA basati sulla correttezza e sulla pacificità dello sport», hanno aggiunto i deputati tedeschi.
Dal 2015 i palestinesi chiedono alla FIFA di cacciare Israele dall’associazione calcistica perché secondo loro le squadre israeliane non dovrebbero disputare partite e allenamenti nei territori della West Bank. I critici più convinti, come il gruppo di avvocati Shurat Hadin, affermano che Rajoub promuova il terrorismo palestinese. Nell’agosto del 2014 Rajoub, mentre ricopriva la carica di Presidente della Federazione calcistica palestinese, pronunciò queste parole: «Fatah ha deciso che non ci possono essere delle relazioni con gli israeliani dato che sono nostri nemici […] Posso io scoraggiare chi decide di macellare un insediamento? Nessuno lo può impedire». Rajoub inoltre aggiunse: «Se avessimo delle armi nucleari, le useremmo contro di loro (gli israeliani)».
I deputati tedeschi nella conclusione della loro lettera supplicano la FIFA di opporre un “chiaro rifiuto” alle insistenti richieste di Rajoub che vuole solamente danneggiare sul piano politico il calcio israeliano: «Lo sport non dovrebbe essere uno strumento politico».