di Ilaria Ester Ramazzotti
Una videoconferenza organizzata alla vigilia di Yom haShoah su Zoom dall’ambasciata di Israele a Berlino, con ospite il sopravvissuto Zvi Herschel, è stata interrotta dall’ingresso online di alcuni neo nazisti, che hanno postato foto di Hitler e lanciato slogan antisemiti. Lo ha scritto su Twitter lo scorso 21 aprile l’ambasciatore israeliano in Germania Jeremy Issacharoff.
“Dopo una breve pausa, l’evento è stato convocato di nuovo senza gli attivisti [prima introdottisi] e condotto in modo appropriato e rispettoso – ha specificato Jeremy Issacharoff -. Disonorare il ricordo dell’Olocausto e la dignità del sopravvissuto va oltre la vergogna e la disgrazia e mostra la palese natura antisemita degli attivisti”.
La notizia è stata pubblicata sulla stampa israeliana. “Nei tre anni in cui sono stato ambasciatore – ha detto Issacharoff a Israel Hayom, ho visto che la maggior parte dei tedeschi rispetta la memoria dell’Olocausto. Questo evento è sfortunato, ma anche estremamente insolito e ovviamente merita ogni condanna”.
“Mentre ascoltavo la sirena in Israele alla radio stamattina – ha detto l’ambasciatore a Haaretz del 21 aprile, Yom haShoah -, mi sono sentito profondamente rattristato dal fatto che dopo così tanti anni, 75 anni dopo l’Olocausto, qualcuno qui potesse profanare il ricordo della Shoah e interrompere la testimonianza di un sopravvissuto”. “Mi sento molto triste, ma sento anche che questo è un giorno in cui dobbiamo essere forti – ha aggiunto -. Questo è ciò che significa ‘mai più’: un appello all’azione quotidiana contro il pensiero e il linguaggio nazisti”.
L’incontro online è parte di una serie di eventi organizzati fra le comunità ebraiche tedesche. Per coinvolgere un ampio pubblico, la conferenza era stata pubblicizzata e inizialmente resa facilmente accessibile. Non si tratta di un caso isolato, poiché altre iniziative e incontri ebraici proposti online nei paesi colpiti dall’epidemia di Covid-19 sono stati oggetto di ‘Zoom bombing’ di stampo antisemita.
Un portavoce di Zoom ha poi comunicato ad Haaretz che l’azienda informatica è “profondamente sconvolta dall’apprendere l’accadere di questo tipo di incidenti. Zoom condanna fermamente tali comportamenti e ha recentemente aggiornato diverse funzionalità per aiutare gli utenti a proteggere più facilmente le loro riunioni”.