di Nathan Greppi
Secondo il sito Algemeiner, mercoledì 1 Marzo il primo ministro inglese Theresa May ha chiesto a tutte le università inglesi di indagare sul crescente antisemitismo nei loro campus.
“Le scuole d’istruzione superiore hanno la responsabilità di assicurarsi che possono creare un ambiente sicuro e inclusivo per tutti gli studenti, e ci aspettiamo da loro che abbiano politiche salde e procedure a posto che si attengano alla legge,” ha dichiarato la May rispondendo alle domande in proposito durante la sessione parlamentare della settimana.
Ha inoltre dichiarato che Jo Johnson, Ministro per l’Università e le Scienze, ha fatto pressioni sui rettori delle università di “seguire la direzione del governo adottando la definizione di antisemitismo dell’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance).”
Tutto è iniziato quando la May stava rispondendo a una domanda del parlamentare conservatore Bob Blackman, membro del gruppo Conservative Friends of Israel: “Questa settimana, gli studenti ebrei sono devono affrontare intimidazioni, paura e antisemitismo come risultato della cosiddetta Settimana dell’Apartheid Israeliano. Quale azione può compiere vostro onore affinché i rettori e i presidi si assicurino che all’antisemitismo non sia permesso prosperare nei campus?”
Questa non è la prima iniziativa che quest’anno è volta ad affrontare il problema dell’odio antiebraico e anti-israeliano nelle università inglesi; lunedì 27 febbraio, ad esempio, è uscito un video animato in cui l’ex rabbino capo del Regno Unito Rav Jonathan Sacks spiega agli studenti ebrei come contrastare in modo ragionevole le attività del movimento BDS nei campus.