di Roberto Zadik
Nonostante la sua presenza ebraica davvero scarsa, solo 5.000 ebrei in tutto il Paese, la Grecia è fortemente segnata dall’antisemitismo che trova la sua massima espressione nel Partito di Estrema Destra Alba Dorata. Ebbene finalmente dopo anni di istigazione all’odio e di preoccupante adesione fra la popolazione locale, il partito xenofobo Alba Dorata è stato condannato a 13 anni di prigione assieme al suo leader.
Dopo pochi giorni, però, il mondo ebraico greco è stato scosso dalla profanazione di vari cimiteri ebraici e di luoghi importanti come il Memoriale della Shoah di Salonicco, città nota per essere stata una delle Comunità ebraiche più vitali del Novecento prima di venire quasi completamente “cancellata” dalla furia del nazismo. Non è ancora chiaro il collegamento fra la condanna dei neonazisti di Alba Dorata e quanto accaduto nei giorni scorsi.
Le profanazioni
Venerdì 16 ottobre, sulle pareti del Memoriale dedicato alla memoria dei 50.000 ebrei di Salonicco morti nella Shoah, compariva la scritta Con gli ebrei ci perdete L’Ufficio Centrale delle Comunità ebraiche in Grecia (KIS) ha reso noto anche che sempre a Salonicco nel cimitero ebraico è stato ritrovata l’iscrizione Morte a Israele e che quattro tombe sono state profanate nel cimitero ebraico dell’isola di Rodi. Sicuramente la condanna di Alba Dorata, denunciata come organizzazione criminale, con le accuse di omicidio, assalto, possesso illegale di armi, ha un suo peso in quanto accaduto e ovviamente dopo che il Kis ha segnalato questi episodi “causati da bigottismo e fanatismo sono arrivate le reazioni istituzionali.
Il Ministro degli Esteri greco, Nikos Dendias ha definito quanto successo al Memoriale di Salonicco come “un’offesa inaccettabile ai danni dei nostri concittadini e di tutte le vittime del nazismo”, esternando la propria indignazione riguardo a questi “tristi episodi” e ribadendo che “il nazismo e i suoi seguaci non devono avere posto nella nostra e in nessuna società”.
Sempre il Times of Israel ha reso noto che lo scorso 5 ottobre il cimitero ebraico della città di Nikaia vicino Atene era stato danneggiato con la cupa scritta Juden Raus” (fuori gli ebrei) accompagnata da un simbolo simile a una svastica usata dagli estremisti di Alba Dorata, a pochi giorni dall’esito del processo contro di loro. A questo proposito, il KIS ha condannato la scritta “usata 80 anni fa dai nazisti per scacciare milioni di ebrei dalle loro case” come hanno affermato i suoi membri ha elogiato la pronta risposta del sindaco di Atene Kostas Bakoiannis che ha inviato una impresa di pulizie per cancellare quelle scritte.
Secondo quanto riportato dal sito nationalherald.com, l’Ufficio Centrale delle Comunità ebraiche in Grecia ha affermato “Esprimiamo la nostra piena fiducia che lo Stato greco prenderà le giuste misure per arrestare i responsabili e portarli davanti alla giustizia”.
(Foto: Arie Darzi, commons.wikimedia)