di Ilaria Ester Ramazzotti
KAVALA – A Kavala, città costiera nel nord della Grecia, il sindaco Dimitra Tsanaka ha chiesto la rimozione della stella ebraica da un memoriale della Shoah, alla vigilia della sua inaugurazione prevista la scorsa settimana.
Giovedì scorso, più nel dettaglio, il sindaco di Kavala ha infatti contestato al Consiglio centrale delle Comunità ebraiche in Grecia (KISE) l’inserimento del simbolo delle persecuzioni naziste contro la popolazione ebraiche, noto come la stella di Davide, sul monumento dedicato ai 1.484 cittadini ebrei originari di Kavala uccisi durante la Shoah.
Sono passati “settanta anni da quando gli ebrei di Kavala furono deportati e assassinati indossando la stella di Davide” ha risposto il KISE, come riporta il Jerusalem Post, e oggi “alcune persone nella città di Kavala hanno tentato di distorcere la storia cancellando il simbolo che ha tenuto in vita gli ebrei per 5 mila e 700 anni”, ha proseguito il Consiglio delle comunità ebraiche definendo la richiesta del sindaco Dimitra Tsanaka “immorale e offensiva” e un insulto alla memoria delle vittime dell’Olocausto.
La richiesta di rimozione del maghen David ha suscitato la condanna di diversi partiti politici e del segretario generale per gli Affari religiosi Giorgos Kalantzis. Gruppi ebraici come l’American Jewish Committee e Anti-Defamation League anche inoltre aggiunto la loro voce alle lamentele contro Tsanaka, mentre l’associazione ebraica mondiale Benè Berith International ha espresso biasimo e disapprovazione al Governo greco.
Il Benè Berith ‘Isidoro Kahn’ di Livorno ha aderito all’iniziativa scrivendo alle rappresentanze consolari di Grecia in Toscana, con copia all’Ambasciata greca a Roma, per esprimere “indignazione per la decisione assunta dal Consiglio comunale di Kavala”, definendo il “gesto, ingiustificabile sotto qualsivoglia aspetto politico, come inaccettabile, immorale e insultante”.
Lo scorso lunedì il sindaco di Kavala Tsanaka ha detto di aver cambiato la sua iniziale posizione sostenendo che questa fosse motivata dal desiderio di proteggere il monumento da possibili atti di vandalismo.
Oggi in Grecia vivono circa 5 mila ebrei, secondo il Congresso ebraico europeo. Più di 60 mila dei 77 mila ebrei greci sono stati uccisi durante la Shoah.