I giovani della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana anche quest’anno rinnovano la loro partecipazione alle iniziative della Giornata Europea della Cultura Ebraica nelle principali città italiane.
Il 2010 e il 2011 hanno visto maturare una particolare sintonia fraterna tra i giovani musulmani della COREIS e i giovani ebrei dell’UGEI (Unione Giovani Ebrei d’Italia). Numerose sono state le iniziative che testimoniano la condivisione e la ricerca del dialogo fra le religioni, a cominciare dagli eventi realizzati a Genova, Torino, Milano e Piacenza, nell’ambito del progetto congiunto “I Giovani e il Futuro” – che ha ottenuto anche la targa celebrativa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Diverse anche le occasioni che hanno visto giovani musulmani e giovani ebrei collaborare a livello internazionale – dal seminario internazionale di Siviglia “New generations and Religion” nell’ottobre 2010, a “Muslim Jewish Conference” svoltosi lo scorso luglio a Kiev.
“La fratellanza religiosa tra ebrei e musulmani, radicata nella fede nell’unico Dio, costituisce un elemento fondante del processo di costruzione di una società multireligiosa, e vediamo come naturale che lo sforzo intellettuale nella messa in pratica delle nostre tradizioni religiose possa trovare nelle occasioni di incontro nuove opportunità di conoscenza e crescita per entrambe le nostre comunità, anche a fianco dei giovani cristiani cattolici, riunitisi in questo mese a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù”, si legge nel comunicato diramato ieri dalla Coreis.
A fronte di queste iniziative, i rappresentanti dei giovani della Coreis tengono a sottolineare la distinzione tra la vera fratellanza e altre situazioni che invece con i valori universali comuni alle fedi ebraica e musulmana non hanno nulla a che vedere. “Dobbiamo in tal senso prendere le distanze da alcune recenti prese di posizione da parte dell’associazione GMI (Giovani Musulmani d’Italia), tramite il loro Presidente Omar Jibril e il loro Vicepresidente Ahmad Abd al-Aziz, nei confronti della mostra Unexpected Israel allestita in piazza Duomo a Milano”. “Le loro accuse rivolte alla manifestazione – si legge ancora nel comunicato – dimostrano un atteggiamento e un’impostazione ideologica che non ha nulla a che vedere con il carattere di dignità e dialogo proprio della tradizione islamica ortodossa. Inoltre tali espressioni non sono rappresentative della prospettiva e delle reali esigenze e priorità della maggioranza delle giovani generazioni di musulmani presenti in Italia. Ci si domanda quale sia il contributo costruttivo e il modello di riferimento che atteggiamenti simili possano rappresentare per le nostre comunità religiose e la nostra società plurale”.
Con la rinnovata partecipazione alla Giornata Europea della Cultura Ebraica, i Giovani della COREIS ribadiscono il proprio impegno a contribuire attivamente alle iniziative che riflettono apertura al dialogo e alla conoscenza, a fianco delle minoranze religiose presenti nel nostro Paese.