di Redazione
I leader delle comunità ebraiche europee criticano l’alto diplomatico dell’UE Josep Borrell, accusandolo in una risoluzione di aggravare il problema dell’antisemitismo criticando eccessivamente Israele.
Borrell ha dimostrato “un chiaro e ripetuto pregiudizio anti-israeliano che ha contribuito in modo significativo al continuo antisemitismo e al vilipendio dello Stato di Israele nel suo complesso nello spazio pubblico europeo”, si legge in una risoluzione approvata all’unanimità da oltre 100 delegati delle comunità ebraiche europee in occasione di una conferenza sulla lotta all’antisemitismo organizzata ad Amsterdam dalla European Jewish Association.
Borrell ha dichiarato che Israele sta deliberatamente causando la carestia a Gaza, affermazione che Israele respinge, e ha affermato che Israele ha “creato” Hamas, affermazione che i suoi critici, tra cui l’analista di sicurezza portoghese João Lemos Esteves, sostengono stia alimentando teorie cospirative antisemite.
Invece di limitarsi a riflettere sulle posizioni concordate dai 27 Stati membri dell’UE, Borrell ha oltrepassato il suo mandato e ha “abbellito o aggiunto alle posizioni adottate dal Consiglio europeo di propria iniziativa”, si legge nella risoluzione.
Questa critica aperta da parte dell’Associazione Ebraica Europea, con sede a Bruxelles, è insolita per il gruppo, che esercita abitualmente pressioni sulle istituzioni dell’UE per promuovere quelli che considera gli interessi del popolo ebraico, tra cui il contenimento dell’antisemitismo, la garanzia della libertà di religione e la libertà di ideologia per gli ebrei europei – molti dei quali sostengono Israele.
Il testo integrale della risoluzione
Noi, leader e comunità ebraiche presenti alla Conferenza annuale dell’Associazione Ebraica Europea ad Amsterdam in questo giorno – 4 giugno 2024 – a seguito di una votazione, abbiamo approvato la seguente risoluzione:
1. Considerato l’aumento record dell’antisemitismo e la relativa minaccia esistenziale alle vite degli ebrei in Europa, e vista la mancanza di misure significative adottate finora dai governi per far fronte a questi aumenti record e a questa minaccia esistenziale,
– sollecitiamo l’istituzione immediata, da parte dei governi europei, di un meccanismo di segnalazione online delle continue molestie nei confronti degli ebrei e delle minacce antisemite subite e che tale meccanismo di segnalazione sia direttamente collegato alle forze dell’ordine per una risposta rapida.
– sollecitiamo una formazione completa degli agenti di polizia per identificare l’antisemitismo, affrontare l’antisemitismo e arrestare coloro che commettono atti antisemiti. Inoltre, esorta i dipartimenti di polizia ad adottare un atteggiamento di tolleranza zero nei confronti di proteste violente e/o intimidatorie che includano striscioni, bandiere o insegne di organizzazioni terroristiche.
– sollecitiamo ogni Procura europea a nominare un professionista dedicato che si occupi delle denunce di antisemitismo, al fine di adottare risposte molto più severe agli incidenti di antisemitismo e di istituire una procedura rapida per l’esercizio dell’azione penale.
2. Data l’ampia adozione della definizione di antisemitismo dell’IHRA,
– esortiamo i parlamenti nazionali a sancire per legge i principi dell’IHRA e a stabilire gli strumenti giuridici per perseguire coloro che violano tali principi.
– esortiamo i parlamenti nazionali a includere le università e gli istituti di istruzione superiore nello stesso corpus legislativo, al fine di proibire e perseguire l’incitamento antisemita – secondo la definizione legale – nelle lezioni, nelle conferenze e nelle attività nelle proprietà del campus.
3. Accettiamo che le critiche a un governo democraticamente eletto siano normali, ma notiamo con grande preoccupazione che l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell ha dimostrato – sia prima che dopo il 7 ottobre – e attraverso il suo portavoce Peter Stano, un chiaro e ripetuto pregiudizio anti-israeliano che ha contribuito in modo significativo al continuo antisemitismo e al vilipendio dello Stato di Israele nel suo complesso nello spazio pubblico europeo,
– affermiamo che l’Alto rappresentante Borrell ha attivamente favorito un clima negativo all’interno del Servizio di azione esterna dell’Unione europea nei confronti dello Stato di Israele durante il suo mandato,
– ricordiamo al Consiglio europeo e alla Commissione europea che il ruolo dell’Alto rappresentante è “contributivo” e che l’Alto rappresentante Borrell ha spesso abbellito o aggiunto alle posizioni adottate dal Consiglio europeo di propria iniziativa, compresa un’aperta critica al sostegno dichiarato dal Presidente della Commissione europea a Israele dopo il pogrom di Hamas del 7 ottobre,
– esortiamo il Consiglio europeo, alla luce del danno significativo alle relazioni tra Europa e Israele e del suo contributo all’antisemitismo, a valutare adeguatamente il prossimo Alto rappresentante e a garantire che la posizione e la reputazione del SEAE non vengano sfruttate e manipolate per scopi di parte, come è avvenuto sotto l’Alto rappresentante Borrell.
La Conferenza invita l’Associazione Ebraica Europea a inviare questa risoluzione a:
– A tutti i parlamenti e governi nazionali europei.
– A tutti gli inviati speciali europei per la lotta all’antisemitismo.
– Ai Presidenti del Consiglio europeo e della Commissione europea.