Il capo di Hamas Ismail Haniyeh, “mente” del 7 ottobre, ucciso a Teheran. Aveva detto: “Il sangue dei bambini palestinesi è utile alla causa”

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di Redazione

Il 27 ottobre aveva detto, dal suo “esilio” dorato di Doha: “Il sangue delle donne, dei bambini e degli anziani palestinesi… siamo noi che abbiamo bisogno di questo sangue per risvegliare lo spirito rivoluzionario dentro di noi, per spingerci avanti”. Ecco chi era Ismail Haniyeh, capo del movimento terroristico Hamas, responsabile della strage perpetrata il 7 ottobre 2023 in Israele, 1300 uccisi in modo efferato, quasi 300 rapiti di cui ormai centinaia morti, oltre 7000 feriti.

Un missile lo ha ucciso a Teheran, questa notte alle 2.00, dove si trovava per partecipare alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente iraniano Massoud Pezeshkian e dove aveva incontrato la Guida suprema  iraniana Ali Khamenei.

Un omicidio mirato in territorio iraniano è un duro colpo per la rappresentazione che l’IRAN dà di sé, come Stato  che si vuole leader regionale. Fonti del New York Times hanno riferito che i funzionari iraniani sono «in stato di shock totale» per l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh. Lo scrive su X un giornalista del Nyt. Secondo le fonti, l’omicidio è un «duro colpo alla reputazione dell’Iran» in un momento in cui il paese sta cercando di proiettare il suo potere nella regione.

 

Nel Video, Ismail Haniyeh festeggia con altri terroristi di Hamas la strage del 7 ottobre in Israele

 

 

 

Articolo in aggiornamento

 

Foto in alto: Ismail Haniyeh con la Guida suprema  iraniana Ali Khamenei (wikicommons)