di David Fiorentini
Il Marocco ha annullato i piani di ospitare il prossimo Negev Forum a causa delle recenti dichiarazioni del governo israeliano riguardanti l’espansione degli insediamenti israeliani in Giudea e Samaria.
Nell’ambito degli Accordi di Abramo, il summit tratta questioni legate alla sicurezza regionale e alla cooperazione economica tra Israele, Bahrain, Egitto, Marocco, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti. L’incontro dei rispettivi ministri degli Esteri, originariamente previsto per marzo, è stato posticipato più volte a causa del disagio dei paesi arabi di fronte alle crescenti tensioni in Cisgiordania. Dopodiché, Rabat aveva finalmente accettato di tenere l’incontro il prossimo mese, tuttavia, a seguito della recente introduzione di due misure israeliane particolarmente risolute, l’organizzazione si è interrotta nuovamente.
La prima è stata l’avvio dell’iter per la costruzione di oltre 4500 nuove case nel cosiddetto West Bank, da parte del Ministero della Difesa. Mentre la seconda, avvenuta a poche ore di distanza, consiste nel conferimento del controllo sulla supervisione urbanistica degli insediamenti al ministro delle Finanze Smotrich, rappresentante delle fazioni più estremiste della coalizione di governo, rinomato per le sue posizioni nazionaliste.
“È un altro segno del deterioramento degli Accordi di Abramo”, ha commentato il professor Eytan Gilboa, esperto di relazioni tra gli Stati Uniti e Israele presso l’Università di Bar-Ilan a Ramat Gan e membro senior presso l’Istituto di Strategia e Sicurezza di Gerusalemme, a JNS. Gilboa ha spiegato come Israele abbia sempre mantenuto buoni rapporti diplomatici con il Marocco, ma che il paese africano non ha avuto altra scelta se non annullare il summit poiché secondo la sua ricostruzione Israele avrebbe violato gli impegni presi durante i recenti summit di Sharm el-Sheikh.
Secondo una dichiarazione congiunta del 19 marzo rilasciata dagli Stati Uniti dalla cittadina egiziana, vi era un “impegno israeliano a sospendere la discussione su qualsiasi nuova unità insediativa per quattro mesi e a fermare l’autorizzazione di eventuali avamposti per sei mesi”.
L’espansione delle comunità israeliane in Giudea e Samaria “intacca l’atmosfera” degli sforzi dell’amministrazione Biden per raggiungere la normalizzazione tra Israele e Arabia Saudita, ha affermato anonimamente un funzionario degli Stati Uniti al Times of Israel.
“(Fossi in Netanyahu) sarei concentrato esclusivamente nel non fare assolutamente nulla che possa impedire la realizzazione dell’accordo con l’Arabia Saudita, ma finora non sono riusciti a farlo”, ha concluso.
(Nella foto: il comitato organizzatore del Negev Forum negli Emirati Arabi il 9 gennaio 2023. Credit: UAE Foreign Ministry)