di Ilaria Ester Ramazzotti
Il parlamento austriaco ha approvato all’unanimità lo scorso 27 febbraio la mozione ‘Antisemitismo legato a Israele’, che esorta il governo a “condannare fermamente il movimento BDS e i suoi obiettivi, in particolare la richiesta di boicottaggio di prodotti, imprese, artisti, scienziati o atleti israeliani”. Ne parlano questa settimana anche il Times of Israel e il Jerusalem Post.
“Il Consiglio nazionale condanna energicamente tutti i tipi di antisemitismo, compreso l‘antisemitismo legato a Israele, e invita il governo federale a confrontarsi con determinazione su questi fenomeni”, si legge nel testo della risoluzione, secondo la quale il governo non dovrebbe più fornire alcuna infrastruttura alle organizzazioni che rilasciano dichiarazioni antisemite o che mettono in dubbio il diritto di Israele di esistere. Il governo è invitato a “non sostenere finanziariamente o in alcun altro modo” eventi organizzati dal movimento BDS o da gruppi che promuovono i suoi obiettivi. Nel suo lungo preambolo, la mozione afferma altresì che il BDS negli ultimi anni ha guadagnato forza in Austria e che il movimento utilizza modelli antisemiti, demonizza Israele, usa due pesi e due misure contro lo Stato ebraico e incolpa gli ebrei austriaci delle sue politiche.
Il ministro degli Esteri di Israele Israel Katz ha accolto con favore la risoluzione votata dal parlamento austriaco, affermando che questa “decisione molto enfatica può servire da esempio per altri paesi in Europa e nel mondo” e invitando altri parlamenti a “seguire le orme dell’Austria e adottare risoluzioni simili”.
L’Austria “si schiera dalla parte di Israele non a cuor leggero, ma con piena convinzione”, ha dichiarato Lukas Mandl, membro austriaco del Parlamento europeo che presiede il TFI, gruppo interparlamentare interpartitico impegnato a rafforzare il partenariato trilaterale tra Stati Uniti, Israele ed Europa. “Israele è il partner chiave dell’Europa in Medio Oriente per la sicurezza, per la cooperazione economica e la creazione di posti di lavoro – ha sottolineato -, e condivide i nostri valori fondamentali dello stato di diritto e della democrazia”.