Da sinistra Isaac Herzog e Joe Biden

Il presidente israeliano Herzog parlerà al Congresso USA in seduta congiunta

Mondo

di David Fiorentini
Il presidente israeliano Isaac Herzog si rivolgerà al Congresso statunitense in una seduta congiunta il 19 luglio per commemorare il 75º anniversario dell’indipendenza dello Stato d’Israele e per riaffermare le speciali relazioni tra la sua nazione e gli Stati Uniti.

Prima di lui, l’unico altro presidente di Israele a cui è stata presentata un’occasione simile fu proprio suo padre, il presidente Chaim Herzog, più di 35 anni fa.

Nel comunicato ufficiale che invita il presidente israeliano, Il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer, ha dichiarato: “Sono lieto che il Congresso abbia l’opportunità di ascoltare il presidente Herzog, un grande leader con una vasta influenza, per commemorare i 75 anni di successi dello Stato di Israele e la forte e duratura alleanza tra Stati Uniti e Israele”.

“Quando USA e Israele lavorano insieme, il mondo ne beneficia”, ha esordito lo speaker della Camera, Kevin McCarthy. “Appena undici minuti dopo aver dichiarato l’indipendenza nel 1948, gli Stati Uniti furono i primi a riconoscere lo Stato di Israele, e oggi continuiamo a rafforzare il legame indissolubile tra le nostre due democrazie”.

McCarthy ha tenuto un discorso al parlamento israeliano lo scorso maggio, diventando il secondo speaker della storia a rivolgere un discorso alla Knesset, in un periodo di forti tensioni tra il governo israeliano e il presidente Joe Biden.

L’attuale primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato al Congresso USA per ben tre volte, l’ultima nel 2015, quando i repubblicani lo invitarono a criticare l’accordo nucleare dell’allora presidente Barack Obama con l’Iran, causando sdegno alla Casa Bianca e agli altri leader democratici, tra cui il futuro presidente Joe Biden.

Nonostante la lunga conoscenza, Biden e Nethanyahu si sono trovati in disaccordo su diverse questioni, dalla riforma giudiziaria israeliana, percepita come autoritaria e antidemocratica, all’espansione degli insediamenti in Giudea e Samaria, considerati contrari alle strategie diplomatiche per raggiungere un accordo con i palestinesi, creando una spaccatura sempre più tangibile.

In primavera, Biden aveva dichiarato di non avere piani immediati di invitare Netanyahu alla Casa Bianca. Tuttavia, a maggio, McCarthy ha sfidato il suo presidente affermando che inviterà Netanyahu a parlare al Congresso nel caso in cui Biden non lo faccia.

Nel frattempo, alla Casa Bianca andrà Herzog, per la seconda volta in meno di un anno, cercando di stemperare le divergenze e portare quell’atmosfera unificante che da tempo sta cercando di infondere in patria.