Il punto di vista di israeliani e palestinesi

Mondo

Secondo un sondaggio condotto all’inizio di marzo dall’Università Ebraica di Gerusalemme e dal Palestinian Center for Policy and Survey Research di Ramallah, circa il 60 per cento dei palestinesi si oppone a che Hamas riconosca Israele, contro l’appena 37 per cento che sostiene la posizione di Hamas favorevole al riconoscimento dello Stato ebraico. Percentuale che salirebbe al 66 per cento in caso di uno stato di pace.

Sul versante israeliano, il 55 per cento dei cittadini ritiene che siano “scarse” o “molto scarse” le possibilità che Hamas diventi più moderato nel tempo, mentre per il 44 per cento tale possibilità è “media” o “alta”.

Nonostante la schiacciante vittoria di Hamas, il sondaggio ha anche messo in evidenza che una maggioranza di israeliani e di palestinesi preferisce ancora accordi negoziati piuttosto che mosse unilaterali, come il ritiro da Gaza dell’anno scorso.

Secondo il 63 per cento degli israeliani intervistati i passi unilaterali diminuiscono le possibilità di raggiungere alla fine un accordo di pace, e il 59 per cento dei palestinesi condivide questa opinione. Secondo un sondaggio precedente invece, una piccola maggioranza di israeliani era a favore di un secondo ritiro unilaterale dalla Cisgiordania.

Quasi i tre quarti di israeliani e palestinesi intervistati preferirebbero vedere un ulteriore ‘disimpegno’ in Cisgiordania purché negoziato fra l’Autorità Palestinese e Israele.

Sempre secondo il sondaggio, il 56 per cento degli israeliani è favorevole all’evacuazione sia degli insediamenti sia dell’esercito da zone della Cisgiordania, contro il 41 per cento che si oppone al ritiro.

Tuttavia lo stesso sondaggio rileva che il 56 per cento degli israeliani si oppone alla smantellamento degli insediamenti in quella zona senza l’evacuazione dell’esercito, come prevede di fare Olmert, raffrontato al 41 per cento a favore.

Il sondaggio israeliano e palestinese, condotto all’inizio di marzo fra 1270 palestinesi e 603 israeliani, ha un margine di errore rispettivamente del 3 per cento e del 4 per cento.