di David Fiorentini
Il World Jewish Congress (WJC), l’organizzazione a ombrello che comprende tutte le comunità ebraiche del mondo, a cui anche l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) fa capo, si espande e apre a Stoccolma un nuovo ufficio per la Scandinavia.
Attraverso l’attività diplomatica e il sostegno delle comunità ebraiche della regione, il nuovo avamposto rafforzerà la presenza del WJC e il suo lavoro per salvaguardare la vita ebraica in Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.
“Il WJC ha un forte legame con la Svezia, che risale a quando la nostra sezione svedese si adoperò per fornire un rifugio sicuro ai sopravvissuti all’Olocausto negli anni ’40”, ha dichiarato il presidente Ronald S. Lauder durante l’evento di inaugurazione, a cui hanno partecipato i rappresentanti di oltre 20 nazioni. “Oggi, mentre combattiamo l’antisemitismo ed educhiamo alla vita e alla cultura ebraica, la nostra più ampia presenza andrà a beneficio delle comunità ebraiche di tutta la regione”.
Un’iniziativa che si inserisce nel più vasto contesto della presidenza del Consiglio dell’Unione Europea da parte della Svezia, oltre che alla appena terminata presidenza dell’Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto (IHRA). Tanto che persino il Primo Ministro svedese Ulf Kristersson ha preso parte alla manifestazione, sottolineando l’impegno del suo governo “di fronte alla diminuzione della libertà degli ebrei svedesi” e che collaborerà con il WJC nella lotta all’antisemitismo.
A guidare il nuovo ufficio sarà Petra Kahn Nord, rappresentante del WJC nella regione e coordinatrice della task force per la libertà religiosa dell’organizzazione. “Il WJC ha un’esperienza di successo nel lavoro a sostegno delle comunità ebraiche vicine”, ha esordito. “L’ampliamento della nostra presenza rafforza la nostra capacità di cooperare gli uni con gli altri per proteggere il diritto degli ebrei di esprimere la propria identità in un periodo di crescente antisemitismo”.
Per celebrare l’occasione, il Museo ebraico svedese ha allestito una piccola mostra con manufatti che evidenziano il ruolo del WJC durante e dopo l’Olocausto.
Foto: World Jewish Congress / Shahar Azran