di Paolo Castellano
Come accaduto in precedenza con altre nazioni in difficoltà, il 4 maggio il Ministero degli Esteri di Israele ha iniziato a inviare in India dispositivi sanitari per fronteggiare la terribile ondata di Covid-19.
In questo momento, l’India è nel bel mezzo di un picco di contagi e il 31 aprile ha raggiunto il record di 386.452 nuovi casi segnalati.
Come riporta il Jerusalem Post, il governo israeliano avrebbe mandato agli indiani migliaia di generatori di ossigeno – di gruppo e individuali – che attualmente sono richiesti con urgenza dal sistema sanitario indiano. Per di più, in un comunicato stampa ufficiale si legge che sono state spedite forniture di farmaci, respiratori e altre attrezzature mediche.
Inoltre, la società israeliana Amdocs ha donato 150 generatori di ossigeno e la Joint Distribution Committee, organizzazione di soccorso ebraica con sede a New York, ha regalato altri dispositivi sanitari all’India. Anche la comunità ebraica di Mumbai ha contribuito agli aiuti medici.
Secondo i media israeliani, nei prossimi giorni arriverà ulteriore assistenza dagli ambienti ebraici e israeliani.
«L’estensione dell’assistenza per l’emergenza è l’espressione della profonda amicizia tra i nostri due paesi nel momento del bisogno», ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gabi Ashkenazi.
L’India è uno dei principali partner economici e politici di Israele. Il ministro degli Esteri ha poi sottolineato che con lo Stato indiano “si condividono legami strategici che abbracciano una vasta gamma di questioni politiche, di sicurezza ed economiche”.
L’ambasciatore israeliano in India, Ron Malka, ha pubblicato una foto su Twitter ringraziando tutti coloro che stanno aiutando gli indiani in questo difficile momento. «Nell’ora del bisogno, Israele è con l’India ed è felice di dare una mano a un amico», ha twittato Malka.