Parigi: individuati i tre sospettati per l’attentato al ristorante ebraico nell’82

Mondo

di Stefania Ilaria Milani

Jo_Goldenberg_restaurant_ParisPARIGI – Trentatré anni dopo l’attentato antisemita al ristorante Chez Jo Goldenberg restaurant a Parigi (1982), le autorità francesi sono finalmente riuscite a individuarne i tre sospettati (si credeva fossero membri del gruppo di Abu Nidal) e ora sono sulle loro tracce per l’arresto. Fino ad oggi né killer né mandanti sono mai stati identificati.

Era il 9 agosto 1982, ore 13.10 (quindi orario di punta), quando tre uomini palestinesi irruppero nella sala da pranzo del Jo Goldenberg facendo esplodere le loro granate e sparando diversi colpi con le mitragliatrici. Sei persone, tra cui due americani, furono uccise, mentre 21 furono i feriti. Il ristorante, che ha abbassato per sempre le serrande nel 2006, fu a lungo centro di attrazione turistica nel famoso quartiere ebraico del Marais.

Il portavoce dell’Ufficio del Procuratore di Parigi, Agnes Thibault-Lecuivre, ha dichiarato che i mandati di cattura internazionali (che seguono un’indagine condotta dal leader francese dell’anti-terrorismo, il giudice Marc Trevidic) per i tre sospetti colpevoli sono stati emessi questo mercoledì. Ritiene, inoltre, che attualmente si trovino nei territori palestinesi, in Giordania e Norvegia, ma si è rifiutato di identificarli alla stampa con nome e cognome, citando il protocollo.

Tale annuncio arriva proprio nei giorni in cui al governo Hollande tocca fare i conti con uno spasmodico aumento dell’antisemitismo nelle città francesi, in particolare tra le file dei giovani musulmani radicali. Come dimenticarci, infatti, dell’attacco avvenuto il 9 gennaio 2015 scorso all’Hyper Cacher, alla Porte de Vincennes nel XII arrondissement della Capitale, in cui Amedy Coulibaly freddò quattro ostaggi (Yoav Hattab, Philippe Braham, Yohan Cohen, François-Michel Saada) prima di essere ammazzato a sua volta dalle teste di cuoio, oppure della strage compiuta il 19 marzo 2012 dallo jihadista algerino Mohammed Merah presso la scuola ebraica di Tolosa Ozar Hatorah, che purtroppo costò la vita di quattro vittime, tra le quali ricordiamo tre bambini (il rabbino Jonathan Sandler insieme ai suoi due figli Arieh e Gabriel, e Miriam, la figlia di 8 anni del direttore del collegio).

«Considerato il clima attuale, è un messaggio molto forte ai terroristi e agli assassini di tutto il mondo: dovunque voi siate, noi vi troveremo, vi arresteremo e sarete giudicati dalla Giustizia» replica alla televisione all news BFM il responsabile del gruppo anti-razzismo LICRA, Alain Jakubowicz. «Ed è anche un nota di speranza rivolta sia alle famiglie delle vittime sia ai nostri connazionali, perché il sistema giudiziario funziona.»