Manifestaizone propalestinese al Trinity College di Dublino

Irlanda: al Trinity College di Dublino una conferenza sul BDS mette a tacere le voci contrarie

Mondo

di Nathan Greppi

La settimana scorsa, a tre accademici è stato impedito di partecipare a una conferenza di due giorni al Trinity College di Dublino, che trattava i boicottaggi accademici nei confronti di Israele. Il motivo? Volevano esporre un’opinione contraria.

Secondo Ynetnews la conferenza, intitolata Libertà di parola ed educazione superiore: il caso del boicottaggio accademico d’Israele, è stata organizzata da personalità note per il loro sostegno al movimento BDS. Tra gli ospiti principali, vi era il docente americano Steven Salaita, che nel 2014 perse il suo incarico all’Università dell’Illinois per essersi dichiarato felice, in un tweet, della sparizione dei tre ragazzi israeliani rapiti in Cisgiordania.

Quando si è sparsa la notizia dell’imminente conferenza, L’Associazione Israeliana dei Rettori Universitari ha cercato dei volontari affinché inviassero agli organizzatori delle dichiarazioni scritte in cui spiegano il loro punto di vista contro il boicottaggio. Tre ricercatori, due israeliani e uno inglese, hanno inviato i loro testi, che però sono stati rifiutati senza alcuna spiegazione.

In seguito a questo rifiuto il Prof. Joseph Klafter, presidente dell’Associazione e rettore dell’Università di Tel Aviv, ha inviato una lettera al rettore del Trinity College chiedendogli di prendere provvedimenti: “Le conferenze sono una parte fondamentale e inseparabile della vita accademica, e sono uno spazio dove opinioni diverse, a volte persino polarizzate, posso essere espresse. Esse rappresentano un momento per scambiarsi idee portate avanti da discussioni significative che portano a una migliore comprensione degli argomenti in questione,” ha scritto.

“Se solo gli organizzatori della conferenza avessero seguito la normale procedura permettendo a entrambe le parti di esprimersi sul tema, questo evento sarebbe stato un buon modo per ampliare il dibattito pubblico. Sfortunatamente, in questo caso è stato commesso un grave torto verso la comunità accademica e la libertà di parola nell’Università da lei diretta. Ci aspettiamo che il Trinity College renda chiaro agli organizzatori quali sono le regole e i principi che devono seguire, e si assicuri che non abbia luogo alcuna discriminazione affinché un ampia gamma di opinioni possa essere espressa al fine di continuare ad essere una società giusta che mantenga un libero dibattito pubblico.”

Parlando a Ynet, Klafter ha dichiarato che la sua associazione sta cercando di contattare i rettori di molte università nel mondo per contrastare chi alza barriere. Il Prof. Michael Yudkin, docente ad Oxford e uno dei tre ricercatori messi a tacere, ha dichiarato che “È totalmente ovvio che vi è un tentativo sistematico di cacciare dalla conferenza chiunque metta in discussione il boicottaggio accademico d’Israele.” ha aggiunto che, essendo stati rifiutati gli articoli contrari al boicottaggio, questa non è altro che un assemblea politica spacciata per una conferenza.

Questa non è la prima volta che, al Trinity College, gruppi filopalestinesi attaccano chi non la pensa come loro, analogamente a quanto avviene in altri paesi anglosassoni: sei mesi fa, ad esempio, una discussione con l’Ambasciatore Israeliano in Irlanda venne cancellata poiché alcuni studenti bloccarono l’entrata dell’aula.