di Paolo Castellano
Il 24 gennaio il rappresentante israeliano Eitan Na’eh è atterrato negli Emirati Arabi Uniti per dirigere la nuova ambasciata dello Stato ebraico ad Abu Dhabi. Nello stesso giorno, il paese del Golfo ha approvato l’apertura di una sua sede diplomatica a Tel Aviv. Come ha sottolineato il Ministero degli Esteri di Israele, “l’ambasciata lavorerà per promuovere gli interessi dello Stato ebraico e sarà a disposizione dei suoi cittadini”.
La sede della nuova ambasciata sarà ubicata in un ufficio temporaneo, lo scrive il The Times of Israel. Nel corso delle prossime settimane, verrà individuata una sistemazione permanente. Eitan Na’eh, che in precedenza ha rappresentato Israele in Turchia, finché nel 2018 non è stato espulso dal governo turco a causa di una polemica sugli scontri tra i palestinesi e l’esercito israeliano, sarà a capo di questa transizione. Da tre anni, Israele e Turchia non si sono scambiati altri ambasciatori. A parte ciò, Emanuele Giaufret, ambasciatore dell’Unione europea in Israele, si è congratulato con Na’eh per aver assunto l’incarico.
Dunque, Na’eh sarà il primo israeliano ad avere un pieno status diplomatico negli Emirati Arabi Uniti, dopo gli Accordi di Abramo mediati dagli Stati Uniti lo scorso anno. Il rappresentante israeliano guiderà temporaneamente il nuovo ufficio diplomatico, in attesa della nomina di un ambasciatore. Come ha sottolineato il Ministero degli Esteri d’Israele, l’apertura dell’ambasciata aiuterà a espandere le relazioni bilaterali tra le due nazioni.
«Questa è una decisione importante che farà progredire gli intensi legami tra i paesi», ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gabi Ashkenazi. «Non vediamo l’ora di accogliere presto i rappresentanti deli Emirati Arabi Uniti».