Israele tratta con la Cina per viaggi senza quarantena

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di Paolo Castellano

Israele sta cercando di riattivare velocemente la propria economia senza trascurare la sicurezza. Per questa ragione, il 14 marzo il governo israeliano ha comunicato di aver aperto un tavolo con la Cina per stabilire un accordo sui viaggi transfrontalieri. L’obiettivo è di abolire la quarantena per chi arriva dai rispettivi paesi ed è già stato vaccinato.

Come riporta il Jerusalem Post, Irit Ben-Abba, ambasciatrice israeliana nella Repubblica Popolare Cinese, lo ha detto chiaro e tondo: «Questo è uno degli aspetti principali che vorrei portare avanti con il governo cinese: capire se possiamo ottenere un accordo bilaterale sul riconoscimento reciproco dei vaccini», ha dichiarato l’ambasciatore ai media cinesi.

Nel caso in cui Israele dovesse farcela, sarebbe il primo paese al mondo a fare un simile accordo con la Cina. Nel frattempo, i funzionari israeliani hanno già siglato intese con Grecia e Cipro, ma presto potrebbero aggiungersi altri paesi come Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti. Anche in questo caso, i turisti israeliani potrebbero viaggiare senza essere obbligati a rispettare l’isolamento preventivo.

Come mai diversi paesi stranieri ripongono fiducia nel sistema sanitario israeliano? Al momento, Israele è il paese leader al mondo per somministrazioni vaccinali. Nelle ultime settimane sono stati vaccinati 5 milioni di israeliani con la prima dose del preparato Pfizer, mentre 4 milioni hanno ricevuto anche la seconda iniezione.

Chi si vaccina in Israele ottiene un certificato chiamato “passaporto verde“. Con questo documento si può avere libero accesso a ristoranti, palestre, teatri, hotel, concerti e altri luoghi.

(foto: Foreign Policy)