di David Fiorentini
Israele, Grecia e Cipro stanno lavorando insieme per realizzare un cavo elettrico sottomarino che fungerà da ponte energetico collegando lo Stato ebraico alla griglia europea.
Il cavo, esteso per circa 150 km, sarà posizionato parallelamente alla costa israeliana e consentirà di trasportare l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili nel sud del paese verso le zone di maggiore consumo nel centro e nel nord.
Inoltre, il progetto prevede la possibilità di collegare la rete elettrica israeliana alla griglia europea tramite Cipro e la Grecia, oltre a quella dei paesi del Golfo attraverso Egitto e Giordania. Queste connessioni consentirebbero di garantire una riserva energetica in caso di carenze locali e faciliterebbero l’esportazione di energia verde prodotta in Israele.
Tuttavia, la Turchia, aveva sollevato obiezioni al piano già nel 2021 e ancora non sembra aver cambiato idea. Le autorità turche sostengono che il percorso della rete attraversi le acque territoriali del loro paese e ritengono che le tre nazioni coinvolte dovrebbero ottenere il consenso turco prima di avviare eventuali studi di fattibilità.
Nel complesso, questo programma fa parte di una visione più ampia del ministro dell’Energia e delle Infrastrutture, Israel Katz, che mira a trasformare Israele in una potenza energetica e un fulcro tra Est e Ovest, rafforzando contemporaneamente il suo status internazionale.
“Accolgo con favore il primo passo verso la realizzazione di un cavo sottomarino di elettricità lungo la costa di Israele, un innovativo progetto internazionale che farà avanzare la rete elettrica israeliana e aiuterà Israele a diventare una potenza energetica”, ha affermato Katz. “Il cavo è una parte significativa del piano nazionale per l’energia e le infrastrutture che presenterò nelle prossime settimane, per migliorare l’affidabilità del sistema elettrico, accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e collegare la rete elettrica di Israele all’Europa, all’Egitto, alla Giordania e ai paesi del Golfo: un passo che contribuirà alla stabilità regionale”.
Le recenti ondate di calore in Israele hanno causato significative interruzioni nell’erogazione di energia poiché la rete nazionale ha faticato a soddisfare la crescente domanda di elettricità, rendendo ancora più urgente la realizzazione del progetto.