di Francesco Paolo La Bionda
Il governo israeliano ha dichiarato di voler aprire campi di transito temporanei in Azerbaigian per gli ebrei russi che cercano di trasferirsi in Israele a seguito della guerra in Ucraina.
Il 2 ottobre scorso, ha infatti approvato una proposta di legge per facilitarne l’immigrazione, di cui i sta verificando la più grande ondata degli ultimi vent’anni. Secondo il Ministero israeliano per l’Aliyah e l’Integrazione, che ha redatto la proposta insieme al Ministero delle Finanze, dall’inizio della guerra sono arrivati in Israele circa 24.000 immigrati dalla Russia. Altri 55.000 sono ora attesi e il governo ha stanziato una cifra pari a 25 milioni di euro per sostenerne le prime necessità una volta arrivati nel paese.
Tra gli interventi previsti c’è l’istituzione di punti di raccolta in Azerbaigian e Finlandia a cura dell’Agenzia Ebraica, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che collabora con il governo israeliano per aiutare gli ebrei di tutto il mondo a reinsediarsi in Israele. Nel paese caucasico, che ha eccellenti relazioni bilaterali con lo Stato Ebraico, tuttavia le parti coinvolte stanno mantenendo il riserbo. Sia l’ambasciata israeliana sia l’ufficio dell’Agenzia ebraica non hanno rilasciato dettagli.
Solo poche delle centinaia di migliaia di persone che hanno lasciato la Russia dall’inizio del conflitto, con un’impennata nelle ultime settimane a seguito della mobilitazione parziale dei riservisti, sono fuggite in Azerbaigian, perlopiù cittadini russi di etnia azera.