Italia, Europa, Israele. Aspen apre il laboratorio

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Italia, Europa, Israele. Aspen apre il laboratorio
“Israele è uno stato prospero e libero: quello su cui dobbiamo invece lavorare oggi è la sua sicurezza”. Con queste parole il ministro degli Esteri Franco Frattini, alla presenza del Presidente Ucei Renzo Gattegna e del Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, ha aperto i lavori del Convegno “Italia, Europa e Israele: come costruire una partnership privilegiata”, organizzato dall’Aspen Institute Italia, presso la Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina.
“Dobbiamo riconoscere che vi è stata e vi è in Europa, con un trend che va a diminuire, una freddezza ed una diffidenza nei confronti di Israele che sono difficilmente accettabili”, ha spiegato il ministro stigmatizzando la tendenza ancora in atto di confondere questi sentimenti con la critica politica. “Ma è chiaro – ha detto ancora – che quando questa legittima critica politica sconfina con l’antisemitismo poi si verificano gli incidenti che tutti conosciamo”. Frattini ha anche osservato che nel recente passato c’é stata una “timidezza politica di alcuni leader europei a reagire ad alcuni propositi sconsiderati che sono arrivati fino alla negazione dell’olocausto e a pubblici proclami di cancellazione dello Stato ebraico dalla cartina del mondo”. Fortunatamente, secondo il titolare della Farnesina, “oggi l’Europa ha capito meglio la necessità di distinguere la diffidenza dalle critiche legittime”.
Articolata in quattro sessioni di lavoro lungo l’arco dell’ intera giornata, la Conferenza – si legge in una nota – permetterà di approfondire, nel contesto delle celebrazioni per il 60° anniversario della nascita di Israele, le principali tematiche concernenti l’identità e il l’assetto dello Stato ebraico, come pure la sua collocazione nello scenario internazionale, le prospettive del processo di pace israelo-palestinese e la costruzione di un nuovo scenario di sicurezza e cooperazione in Europa e Medio Oriente. Sono attese alla Farnesina per intervenire al Convegno importanti personalità: oltre al Ministro del Welfare israeliano, Isaac Herzog, che avrà anche un colloquio con il Ministro Frattini, parteciperanno all’ evento esponenti della politica, fra i quali il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Tremonti e l’ ex Ministro degli Esteri D’Alema, dell’ imprenditoria, fra cui Carlo De Benedetti, Piero Gnudi, Giancarlo Elia Valori, del giornalismo, fra i quali Renato Mannheimer, Edward Luttwak, Arrigo Levi. Le sessioni mattutine dei lavori saranno incentrate sui temi “Europa e Israele: le sfide sociali di fondo per le prossime generazioni” e “Lo scambio di merci e servizi: investire nell’ economia”. Verranno in particolare approfonditi temi quali l’antisemitismo in Europa, gli antidoti alla xenofobia, il “giusto mix” fra multiculturalismo ed identità, l’ interdipendenza economica e tecnologica, la cooperazione nei trasporti, nelle comunicazioni e nelle questioni energetiche, le opportunità del turismo. I lavori pomeridiani – conclude la nota – saranno dedicati ad una riflessione sull’ “agenda concreta” per passare dalla semplice vicinanza alla vera e propria “partnership strategica” fra Unione Europea e Israele, e ad una disamina dell’ andamento del processo di pace. Gli interventi si concentreranno sulle aspettative dell’ Europa e le attese israeliane, sul futuro del processo di Annapolis, sull’ “economia della pace”, sulla sicurezza regionale, sulla possibile visione condivisa di un “nuovo Medio Oriente” fra Europa, Stati Uniti e Israele.