A Dubai il primo ristorante kasher degli Emirati Arabi Uniti

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di Paolo Castellano

Il grattacielo più alto del mondo avrà il suo ristorante kasher. Stiamo parlando del Burj Khalifa di Dubai negli Emirati Arabi Uniti. Dopo la normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Israele-Emirati Arabi Uniti, lo Stato arabo si sta apprestando ad accogliere i turisti ebrei provenienti da tutto il mondo, soprattutto dallo Stato ebraico. Dunque la pace passa anche dalla cucina, in questo caso dai fornelli dell’Armani Hotel Dubai a 5 stelle presente nel grattacielo della capitale.

Per garantire la qualità dell’esperienza gastronomica, i responsabili del ristorante Armani, che si trova al piano terra dell’hotel di lusso, hanno ottenuto i certificati kasher necessari per servire il cibo ebraico nel rispetto dei precetti religiosi. La supervisione rabbinica della cucina è stata affidata a Rav Levi Y. Duchman, rabbino degli Emirati Arabi Uniti. Come riporta Israel Nationa News, il locale è stato certificato da lui e da un’agenzia di supervisione presente nella capitale emiratina che si occupa del rispetto delle normative ebraiche sul cibo. Al momento, negli Emirati Arabi Uniti è presente una sola azienda che si occupa delle certificazioni kasher.

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Come ha sottolineato la stampa israeliana, l’apertura di un ristornate kasher nel luogo più iconico degli Emirati Arabi Uniti servirà ad attirare una clientela locale di ebrei osservanti e di turisti che amano la cucina della tradizione ebraica. Il ristorante Armani è un locale esclusivo e può ospitare 40 clienti. I gestori hanno dichiarato che la cucina kasher chiuderà il venerdì e sarà previsto un menu d’asporto per Shabbat. Quest’ultimo servizio è ancora in fase di progettazione, ma sarà attivo in poco tempo.

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Aprendosi anche alla tradizione culinaria ebraica, il Burj Khalifa mira ad accogliere una clientela sempre più vasta. L’edificio si chiama così perché nel 2004 è stato intitolato al presidente degli Emirati Arabi Uniti Abu Dhabi Khalifa bin Zayed Al Nahyan.