di Paolo Castellano
Dalle parole ai fatti. Il Kosovo ha inaugurato ufficialmente la sua nuova ambasciata a Gerusalemme, la capitale d’Israele. L’apertura è avvenuta il 14 marzo ed è stata annunciata sui profili social del paese balcanico. Soddisfatto anche il Ministero degli Esteri israeliano che ha evidenziato l’atteggiamento propositivo di Pristina. Tuttavia, c’è chi non è contento. La Serbia infatti non ha accolto con favore il riconoscimento della sovranità kosovara da parte dello Stato ebraico.
Dunque, il Kosovo è la terza nazione ad aver collocato la propria ambasciata nella capitale israeliana. Stati Uniti e Guatemala lo avevano già fatto in precedenza. Nonostante il disappunto di Belgrado, l’inaugurazione della sede diplomatica kosovara fa parte del processo di normalizzazione mediato dagli Stati Uniti tra Kosovo e Serbia. Sotto l’Amministrazione Trump, i due paesi dei Balcani hanno infatti siglato un accordo economico che comprendeva anche l’intenzione di spostare le ambasciate a Gerusalemme.
Mentre la Serbia non ha ancora deliberato sul possibile trasferimento della sua ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, il Kosovo lo aveva formalmente richiesto durante una cerimonia ufficiale avvenuta a febbraio 2021 in cui Pristina aveva ottenuto il permesso dallo Stato ebraico.
Come riporta il Jerusalem Post, l’ambasciatrice kosovara Ines Demiri ha pubblicato diverse foto della nuova ambasciata su Twitter, esprimendo soddisfazione per l’avvenimento: «È un orgoglio e un momento storico per le relazioni tra Kosovo e Israele». «Il più grande onore della mia vita è aver avuto l’opportunità di aprire l’ambasciata e di servire con orgoglio il mio paese in Israele».
Dello stesso parere anche il Ministero degli Esteri israeliano: «Accogliamo con grande favore l’odierna apertura dell’ambasciata del Kosovo a Gerusalemme, un naturale sviluppo delle relazioni intraprese e dell’accordo siglato a Washington».
Israele non ha ancora pianificato la creazione di un’ambasciata a Pristina, tuttavia in questi mesi il suo ambasciatore opererà ugualmente in Kosovo pur non avendo una residenza.