Kosovo: monumento in onore di chi salvò ebrei dalla Shoah

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di Nathan Greppi
A Pristina, capitale del Kosovo, mercoledì 23 agosto è stato inaugurato pubblicamente un monumento per rendere omaggio a 23 kosovari albanesi che salvarono degli ebrei durante la Shoah.

Come riporta la European Jewish Press, il “Muro dell’Onore”, così si chiama il monumento, è stato svelato al pubblico in un parco di Pristina in presenza dei discendenti dei Giusti onorati, leader politici e degli ambasciatori americano e tedesco.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, vivevano circa 500 ebrei in Kosovo, all’epoca parte della Jugoslavia. Molti vennero arrestati e deportati nei campi di concentramento o nelle carceri locali, e al termine della Shoah metà di loro erano stati uccisi. Oggi, si stima che circa 50 ebrei vivano nella città di Prizren, nella zona sud del paese.

Alcuni albanesi, che ancora oggi costituiscono etnicamente oltre il 90% della popolazione del Kosovo, aiutarono gli ebrei a fuggire e a rifugiarsi nella vicina Albania. Secondo il Primo Ministro kosovaro Albin Kurti, il monumento testimonia come “la memoria di coloro che hanno rischiato le loro vite per salvare altri esseri umani è una tradizione che rappresenta un raro spiraglio di luce in uno dei periodi più bui della storia umana”.

Il Kosovo, resosi indipendente nel 2008 dalla Serbia che ne nega ancora oggi la legittimità come Stato, ha instaurato ufficialmente relazioni diplomatiche con Israele nel 2021. Contemporaneamente, è stato il primo paese a maggioranza musulmana a riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato Ebraico.

 

(Foto: Facebook)