di Michael Soncin
Delle recenti indagini condotte da HonestReporting, rivelano che numerosi giornalisti dell’edizione in arabo della BBC, avrebbero pubblicato sui propri profili personali di Twitter, dei messaggi razzisti verso Israele. Frasi che potrebbero essere in contrasto con la definizione di antisemitismo dell’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance).
“Fuckisrael”, è l’hashtag pubblicato da Amna Khalil, della sede egiziana, la quale ha aggiunto la speranza che lo Stato ebraico possa trovarsi nel bel mezzo di un “crollo”.
La BBC (British Broadcasting Corporation) stando a quanto scritto nel suo codice di condotta rivolto al personale, dice di impegnarsi per l’assoluta imparzialità. Inoltre, chiede ai giornalisti di aderire alle linee guida dei social media, onde evitare discrediti nei confronti dell’emittente stessa, con comportamenti come il prendere particolari posizioni su qualsiasi “argomento controverso”. Violare alcuni dei principi riportati potrebbe portare al licenziamento.
È proprio così? Nonostante il regolamento interno parli chiaro, non sembrerebbe esserci un adeguato controllo del proprio personale, atto a garantire il rispetto delle norme che sono state formulate, specie se riguardano commenti dal contenuto pieno di violenza e disprezzo.
Dopo aver trovato decine di pagine dei dipendenti di lingua araba della BBC contenenti parole discriminanti, HonestReporting ha direttamente chiesto all’emittente quali provvedimenti sarebbero stati presi nei confronti dei dipendenti, visto che tali comportamenti non rispettavano i principi di condotta da loro delineati. “Se dovessimo mai notare chiari esempi del personale che va contro le nostre lingue guida sui social media, sarà in quel caso trattato in modo appropriato”.
La giornalista della BBC libanese Marie-José Azzi, in un tweet a sostegno del movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) ha definito Israele “stato terrorista”, “paese di apartheid”; Layla Bashar Kloub della rete giordana ha affermato che solo gli arabi avrebbero il diritto di stare in Israele e che tutti gli israeliani sono “terroristi”.
Menzionando infine Hala Hindawi, direttamente dalla sede del Regno Unito, ha definito gli ebrei israeliani di essere dei “coloni”, oltre a paragoni che richiamano il passato, quando gli ebrei erano ingiustamente accusati di uccidere i bambini per utilizzare il loro sangue nei rituali religiosi.
Si spera vivamente che ora la BBC prenda dei provvedimenti in merito alla deplorevole condotta del loro personale. Quel che è noto è che all’inizio di agosto la compagnia britannica ha cessato la collaborazione con il produttore freelance di Gaza Fady Hanona, per il suo storico di post violenti sui social, come uno in cui scrisse: “Non accetto un ebreo, israeliano o sionista o chiunque altro parli ebraico. Li uccido ovunque si trovino: bambini, anziani, soldati”.
Grazie ad una segnalazione di HonestReporting, la BBC ha licenziato la giornalista Tala Halawa, per i suoi post antisemiti, uno tra tutti: “Hitler aveva ragione”. Giusto per intenderci, Halawa è stata nel gruppo di lavoro della BBC che ha riportato le notizie del conflitto del maggio 2021 tra Israele e Hamas. Va poi sottolineato che la BBC è finanziata dallo stato britannico.
Crediti foto @MichaelSoncin (Big Ben, Londra, città della sede centrale della BBC)