di Ilaria Ester Ramazzotti
Il Comune di Bonn, in Germania, ha vietato a quattro organizzazioni pro-palestinesi di partecipare a un festival interculturale, in agenda nella città tedesca il 29 settembre, con la motivazione che queste sostengano la campagna BDS per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele. Lo riferisce il quotidiano General Anzeiger dello scorso 9 settembre.
Tre delle quattro ONG escluse dal festival, intitolato Diversità, hanno intentato un’azione legale contro la decisione del Comune, sostenendo che violi il loro diritto di libertà di espressione.
C’è un antefatto. Il consiglio comunale di Bonn, lo scorso mese di maggio, ha approvato una risoluzione dichiarando la campagna BDS antisemita e anti-Israele. I principali partiti del consiglio, l’Unione Democratica Cristiana, il Partito Socialdemocratico, il Partito Verde e il Partito Democratico Libero, hanno a riguardo affermato che: “Le istituzioni della città di Bonn non devono fornire locali per la campagna BDS né sostenere eventi della campagna BDS o di gruppi che ne perseguano gli obiettivi “.
Nel dicembre del 2018, un tribunale amministrativo ha invece stabilito che il consiglio comunale di Monaco aveva il diritto di vietare alle organizzazioni pro-BDS l’uso di edifici municipali e di negare i fondi della città alle organizzazioni anti-israeliane. Lo scorso maggio, il parlamento federale tedesco ha inoltre definito il BDS come antisemita.