La nuova porta di Gerusalemme

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Il ponte Calatrava.

Da pochi giorni Gerusalemme ha una nuova porta di accesso. Chi arriva da Tel Aviv, all’incrocio tra Jaffa road e Herzl boulevard si trova di fronte al profilo radicale di un ponte disegnato da Santiago Calatrava, un’opera nata quasi per caso alcuni anni fa, quando era ancora sindaco Ehud Olmert.

La scelta del ponte era dovuta alle necessità funzionali del tracciato della metropolitana di superficie in corso di realizzazione. L’ipotesi iniziale prevedeva una struttura in cemento armato, ma il coordinatore del Piano generale dei trasporti per Gerusalemme, Nadav Meroz, propose di affidare al celebre architetto-ingegnere spagnolo il compito di ridisegnare la struttura con l’obiettivo dichiarato di farne la “nuova porta” della città e una nuova attrazione turistica.

Nell’illustrazione del progetto, Calatrava non ha esitato a citare i Salmi: “Lodate il Signore con squilli di tromba, lodatelo con arpa e cetra”, paragonando il ponte a una sorta di grande arpa rivolta verso il cielo, con un voluto riferimento a Re Davide. L’analogia con il testo biblico non si ferma qui: il numero del Salmo (150) trova perfino riscontro nell’angolo del grande pilastro inclinato in acciaio, che raggiunge l’altezza di 118 m.
Il passaggio sospeso vero e proprio, con andamento ad arco, è lungo 360 m ed è sostenuto da 66 cavi di acciaio collegati al pilastro e, in omaggio al contesto (e al rigido regolamento edilizio della città), è interamente rivestito di pietra di Gerusalemme.

Si temeva che il ponte non sarebbe stato completato prima dell’entrata in funzione della linea di metropolitana, invece è accaduto il contrario. E così l’elegante struttura per ora è solo un sovrappasso pedonale sopra le trafficate Jaffa road e Herzl boulevard.
Le citazioni bibliche non hanno aiutato Calatrava e l’amministrazione di Gerusalemme nella fase di realizzazione del progetto. In questi anni un comitato di cittadini che abitano a ridosso della struttura si è opposto con fermezza al ponte. Le critiche hanno riguardano sia il metodo della scelta del progettista, avvenuto su incarico diretto e senza nessuna forma concorsuale, sia nel merito. Il ponte viene infatti ritenuto da molti come un oggetto “fuori scala”, troppo vicino alle case di abitazione. Altre critiche sono legate agli elevati costi di realizzazione. Se la spesa per l’anonimo ponte in cemento armato era stata valutata intorno ai 15 milioni di dollari, la nuova struttura è arrivata a costare quasi 70 milioni di dollari.

Al di là delle polemiche, che del resto hanno accompagnato Calatrava anche in occasione del ponte sul Canal Grande a Venezia, il risultato sembra premiare il progettista e gli sforzi della municipalità di Gerusalemme. La grande festa per l’inaugurazione dimostra come gli abitanti della città si siano già appropriati della nuova porta.