di Nathan Greppi
Secondo quanto riportato sul sito Ynetnews, potrebbe passare in Romania una legge sulla restituzione di proprietà sottratte ai superstiti dell’Olocausto, seguendo così l’esempio della Serbia, che ha già emanato una legge analoga la settimana scorsa.
Durante la guerra, la Romania rimase schierata con la Germania Nazista fino a quando non cambiò bandiera nell’Agosto del 1944. Quando il comunismo salì al potere, molte delle proprietà confiscate vennero nazionalizzate. Dopo la caduta del regime, il nuovo governo tentò negli anni ’90 di far passare una legge per soddisfare le richieste degli ebrei rumeni sopravvissuti all’Olocausto, che però si dimostrò inefficace a causa di svariati problemi burocratici.
Prima della guerra la popolazione ebraica del paese era di 800.000 persone, mentre oggi ci vivono circa 11.000 ebrei. Nel 2004 una commissione internazionale ha dichiarato che l’esercito rumeno uccise approssimativamente dai 280.000 ai 380.000 ebrei rumeni e ucraini.
Secondo l’Istituto Yad Vashem, l’allora dittatore fascista della Romania Ion Antonescu fece massacrare tra i 100.000 e i 120.000 ebrei nelle regioni di Bessarabia e Bucovina, e ne fece deportare altri nei campi di concentramento in Transnistria, oggi una regione della Moldavia. Il tutto dopo aver promosso una forte propaganda secondo cui tutti gli ebrei erano comunisti e spie sovietiche.
Nonostante la forte diffusione dell’antisemitismo, alcuni rumeni tentarono di proteggere gli ebrei dai campi e dai pogrom: in particolare la Regina Elena di Romania tentò di impedire che venissero deportate migliaia di persone e di proteggere coloro che erano stati deportati in Transnistria.
La legge che verrà votata prevede che per fare richiesta di restituzione dei beni occorre mostrare un certificato che dimostri che il richiedente è un superstite della Shoah, rilasciato da un’entità riconosciuta dallo stato rumeno o da altri stati dell’Unione Europea.
La bozza di legge è stata approvata dal Senato e verrà sottoposta a un ultima votazione Mercoledì prossimo dalla Camera dei Deputati, dove secondo le statistiche vincerà con la maggioranza dei voti.