Un recente sondaggio commissionato e pubblicato dal quotidiano viennese Der Standard ha rilevato che secondo il 40% degli austriaci la vita sotto il regime nazista “non era affatto male”. Su 502 persone intervistate, infatti, il 42% ha detto che “sotto Adolf Hitler non tutto era male”.
Il sondaggio arriva in occasione del 75° anniversario dell’Anschluss , ovvero dell’annessione dell’Austria al Terzo Reich l’11 marzo 1938, e ripropone, al fondo, uno dei temi più dibattuti della storia austriaca degli ultimi decenni e cioè se l’Austria sia stata o meno la prima vittima del nazismo – o se invece non abbia aderito volontariamente all’unificazione con il regime nazista.
“Se ci fossero state elezioni libere, 75 anni fa, l’Austria avrebbe aderito al Terzo Reich?” questa è la domanda da cui il sondaggio è partito e la risposta è che su 502 intervistati, il 54% ha risposto che molto probabilmente si, gli austriaci avrebbero votato a favore.
Dal sondaggio emerge che per il 53% degli intervistati l’unione dell’Austria alla Germania è stata volontaria e che per il 46% il governo di Vienna ha tratto vantaggio da essa.
Alla domanda se il tema dell’Austria nazista sia stato sufficientemente elaborato dal punto di vista storico, il 61% degli intervistati ha risposto affermativamente, mentre il 39% ha evitato di rispondere al quesito. Alla domanda se l‘Austria avrebbe dovuto difendersi militarmente contro l’annessione, il 15% crede che una guerra sarebbe stata utile, mentre il 42% ritiene che una guerra avrebbe peggiorato la situazione dell’Austria; per il 43% la resistenza armata non avrebbe fatto alcuna differenza.
Dallo stesso sondaggio, condotto dal Linz Institute, emerge anche che il 61% degli intervistati oggi vorrebbe un “uomo forte” a capo dell’ Austria, che non debba cioè fare i conti con il Parlamento e con le elezioni.