di Paolo Castellano
Non cessano le accuse di antisemitismo al partito laburista inglese. Da quando Jeremy Corbyn è diventato leader del Labour Party, il suo partito ha collezionato diversi scandali antisemiti. È inoltre risaputo che Corbyn abbia una posizione anti-israeliana. Le acque dunque non si sono calmate dopo le rivelazioni di Joe Goldberg e Natan Doron, due membri del Labour, rilasciate al giornale Sunday Times il 18 marzo. I due politici si sono poi dimessi per protesta, dopo le mancate verifiche del Labour sui comportamenti antisemiti dei suoi iscritti.
https://twitter.com/joedgoldberg/status/978021012716621824
L’appello dei rappresentanti ebrei a Corbyn
«Si è ripetutamente circondato di persone che hanno dei pregiudizi nei confronti degli ebrei, ma afferma di non aver fatto caso al loro antisemitismo. Ancora e ancora, Jeremy Corbyn si è schierato con gli antisemiti piuttosto che con gli ebrei», hanno scritto il Board of Deputies of British Jews e il Jewish Leadership Council in una lettera aperta, diffusa pubblicamente il 25 marzo. Come riporta l’Algemeiner, il 26 marzo Corbyn ha risposto ai due gruppi ebraici con un comunicato, in cui ha ammesso che nel suo partito ci sono stati degli atteggiamenti antisemiti. La lettera inoltre contiene le sue scuse e il suo impegno a moltiplicare gli sforzi per individuare e punire coloro che odiano apertamente gli ebrei. Infine si è detto disposto a incontrare al più presto i rappresentanti del mondo ebraico inglese per ascoltare le loro preoccupazioni.
Due recenti casi di antisemitismo nel Labour party
Di recente, sono emersi infatti altri incidenti di antisemitismo nel partito laburista inglese. Come riporta l’Algemeiner, due consiglieri ebrei della zona nord di Londra sono stati discriminati dai loro colleghi laburisti con frasi razziste. Il Sunday Times ha infatti reso pubblico il caso di antisemitismo con un’inchiesta pubblicata il 18 marzo.
I funzionari del Labour hanno raccontato dettagliatamente una serie di commenti razzisti dei membri di Momentum, un movimento laburista che supporta Jeremy Corbyn. «È diventato impossibile fare il consigliere ed essere ebreo», ha lamentato uno dei due funzionari. L’inchiesta del Sunday Times riporta le affermazioni dei consiglieri ebrei Joe Goldberg e Natan Doron. I due hanno detto di essere stati l’obiettivo di scioccanti, spesso imbarazzanti e volgari giudizi antisemiti da parte dei consiglieri affiliati a Momentum. Goldberg ha poi rivelato di aver assistito personalmente a battute sulla Shoah, come la definizione “Kristallnacht” per le accademie universitarie. Inoltre gli è stato detto che lui pratica “la politica dei bagel”.
«Gli insulti non sono solo sui social media», Goldberg ha sottolineato. «Molti membri laburisti mi hanno detto che gli ebrei hanno il naso grosso, che controllano i media e che sono ricchi. È dunque diventato impossibile operare come consigliere ebreo nel partito Haringey senza che le tue visioni e azioni subiscano pregiudizi o vengano scartate in base alla tua appartenenza etnica».
Doron ha infatti confermato questi atteggiamenti, dichiarando che i membri laburisti gli hanno rivolto dei commenti violentemente razzisti. «Uno di loro ha incominciato a lamentarsi di come Israele fosse un paese nazista, dicendomi di non offendermi dato che Israele non aveva ragione di esistere», egli ha riportato.
Le autorità competenti sono state contattate. C’è però un problema. Secondo quanto si riporta, l’ente controllore è stato poco interessato ad applicare il regolamento del partito laburista che impone tolleranza zero verso l’antisemitismo. Ecco infine il giudizio di Golberg: «Mi sono lamentato con il capogruppo laburista, Lorna Reith, ma lei mi ha detto che antisemitismo è un “termine discutibile”».
Sia Goldberg che Doron hanno rassegnato le dimissioni. La rinuncia di Goldberg è stata accolta così da un attivista di Momentum: «Almeno ora avrai più tempo per contare i tuoi soldi».
Photo: Wikicommons
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