di Redazione
Il governo delle Maldive ha annunciato la decisione di vietare l’ingresso nel Paese ai cittadini israeliani, in seguito all’aumento della rabbia pubblica nella nazione prevalentemente musulmana per la guerra in corso a Gaza. Lo riporta il Times of Israel.
In una dichiarazione dell’ufficio del presidente, è stato rivelato che il Gabinetto ha deciso di vietare l’ingresso alle Maldive ai possessori di passaporto israeliano.
L’anno scorso, quasi 11.000 israeliani hanno visitato le Maldive, rappresentando lo 0,6% degli arrivi turistici totali.
A dicembre, Israele ha emesso un avviso di viaggio per i suoi cittadini contro la visita alle Maldive, citando l’aumento del sentimento anti-israeliano durante la guerra con Hamas. L’avviso sottolineava “l’accresciuta atmosfera anti-Israele, compresi i commenti pubblici dei funzionari”.
Sebbene Israele non abbia legami diplomatici con le Maldive, in passato i turisti israeliani erano stati autorizzati a visitare i pittoreschi atolli dell’isola.
Domenica 2 giugno il Ministero degli Esteri israeliano ha raccomandato agli israeliani – compresi quelli con altri passaporti – di evitare di recarsi alle Maldive, dopo che la nazione insulare ha annunciato il divieto di ingresso per i possessori di passaporto israeliano.
Israele ha anche raccomandato ai cittadini che vivono nell’arcipelago dell’Oceano Indiano di valutare l’opportunità di partire, poiché sarebbe difficile assisterli se dovessero trovarsi in pericolo.
“Per i cittadini israeliani che si trovano già nel Paese, si raccomanda di prendere in considerazione l’idea di andarsene, perché se dovessero trovarsi in difficoltà per qualsiasi motivo, sarebbe difficile per noi prestare assistenza”, ha dichiarato il Ministero degli Esteri in un comunicato.
Fino alla recente decisione del governo maldiviano, i Paesi al mondo che non accettano il passaporto israeliano erano 16, tutti con la maggioranza della popolazione musulmana. Si tratta di: Afghanistan, Algeria, Bangladesh, Brunei, Iran, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Malesia, Oman, Pakistan, Qatar, Arabia Saudita, Siria e Yemen.
(Foto: Pxhere)
