Gli ebrei libanesi si stanno preparando per la riapertura della sinagoga di Beirut Magen Avraham, dopo ben cinque anni di intensi lavori di ristrutturazione.
Costruita nel 1926, era situata nel quartiere Wadi Abu Jamil, all’epoca prevalentemente abitato da ebrei. Ora la comunità ebraica conta solo circa 100 persone ed è guidata da Isaac Arazi.
“Riaprendo la sinagoga si cerca di riattivare la vita della Comunità ebraica – ha dichiarato Arazi a un giornale arabo -. Abbiamo raccolto fondi fra gli ebrei libanesi nella diaspora, ma abbiamo ricevuto anche numerosi aiuti da cristiani e musulmani”.
La sinagoga Magen Avraham, l’unica della capitale, fu distrutta durante la guerra civile libanese, che durò ben 15 anni (1975-1990). Il progetto di ristrutturazione è cominciato nel 2009, sotto l’autorizzazione del governo libanese e un tacito consenso del gruppo Hezbollah.
nonostante si sia molto ristretta nei numeri con il passare del tempo, la comunità ebraica mantiene un forte legame con il Libano. “Ci identifichiamo al 100% libanesi” dichiara Arazi.
Sembra però che non siano pochi nel Paese gli “ebrei nascosti”: ebrei che cambiarono la loro religione nel 1948, con la nascita di Israele, ma che in privato continuano a praticare la propria fede.