di Marina Gersony
Secondo un rapporto inedito commissionato dall’Unione Europea nel 2019 e finora tenuto nascosto al grande pubblico, i libri di testo dell’Autorità Palestinese incoraggiano la violenza contro gli israeliani, il popolo ebraico e includono messaggi antisemiti. Lo scrive un’inchiesta del Jerusalem Post che spiega come la Commissione europea abbia tenuto sotto chiave il rapporto dopo averlo ricevuto dall’Istituto Georg Eckert, con sede in Germania, ente deputato alla ricerca internazionale sui libri di testo. (Georg Eckert Institute for International Textbook Research – Member of the Leibniz Association).
Quando l’ostilità nasce sui banchi di scuola
Si tratta di un rapporto lungo ed esaustivo di quasi 200 pagine – commissionato dall’allora rappresentante Ue per gli Affari esteri Federica Mogherini – che prende in esame 156 libri di testo e 16 guide didattiche per insegnanti, pubblicati dal Ministero dell’Istruzione palestinese tra il 2017 e il 2019. Tuttavia, dato che dal 2016 in poi sono state apportate delle modifiche ai testi, i ricercatori hanno precisato in una nota preliminare che sono stati esaminati altri 18 libri pubblicati nel 2020.
Estratti di questo rapporto sono stati pubblicati lo scorso 8 giugno anche in un articolo molto dettagliato del quotidiano tedesco Bild che ha avuto accesso al rapporto completo dal quale emerge che i bambini palestinesi vengono educati in classe «con slogan antisemiti e incitamenti alla violenza finanziata dall’Ue». Parole dure che mettono in luce un fenomeno che merita attenzione.
Il rapporto sorvola sui molti esempi di antisemitismo nei libri di testo affermando che «aderiscono agli standard dell’UNESCO», sebbene «esprimano una narrativa di resistenza nel contesto del conflitto israelo-palestinese e mostrino un antagonismo nei confronti di Israele». (Lo studio è di IMPACT-se , ente di ricerca che analizza programmi e testi scolastici in base agli standard UNESCO su pace e tolleranza).
ESEMPI DI PROPAGANDA PALESTINESE
Tuttavia il rapporto include dozzine di esempi di incoraggiamento alla violenza e alla demonizzazione di Israele e degli ebrei. Numerosi gli esempi dei libri di testo che alimentano queste ostilità riportati: dal libro di studi religiosi che chiede agli studenti di discutere i «ripetuti tentativi degli ebrei di uccidere il profeta Maometto», fino a un libro di testo arabo per la quinta elementare che glorifica il terrorista Dalal Mughrabi che, insieme ad altri combattenti di Fatah, ha ucciso 38 civili israeliani, tra cui tredici bambini, durante il «massacro della strada costiera».
Aldilà dello studio commissionato dall’Ue già in passato si è parlato dei territori palestinesi, di Gaza e di quei Paesi arabi in cui il negazionismo dell’Olocausto e la delegittimazione di Israele fanno parte dei programmi scolastici. Tra i numerosi esempi di sentimenti ostili nei confronti degli ebrei descritti come «subdoli e codardi», incluso un esplicito odio verso Israele, eccone alcuni: un libro di testo collega la zia di Maometto che ha bastonato a morte un ebreo a una domanda agli studenti sulla fermezza delle donne palestinesi di fronte all’«occupazione sionista ebraica»; un altro testo promuove una teoria della cospirazione, secondo cui Israele ha rimosso le pietre originali degli antichi siti di Gerusalemme e le ha sostituite con quelle recanti «disegni e forme sioniste»; senza contare che la maggior parte delle mappe cancella completamente lo Stato di Israele, raffigurando la terra tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo come Palestina, e il termine «occupazione sionista» è usato per riferirsi a Israele.
E ancora, i nuovi libri di scuola glorificano il terrorismo fino a elogiare l’attacco olimpico di Monaco… Un libro di testo arabo per la quinta elementare afferma: «La nostra storia palestinese è piena dei nomi dei martiri che hanno sacrificato la loro vita per la loro patria, incluso il martire Dalal Mughrabi. Ha condotto la lotta con disprezzo per la morte e con eroismo, motivo per il quale il suo ricordo è immortale nei nostri cuori e nelle nostre menti. Attraverso il suo atto eroico, Mughrabi ha innaffiato la terra di Palestina con il suo sangue puro». Seguono quindi alcune domande agli studenti: «Quanti eroi c’erano nel gruppo di Mughrabi? Quanti anni aveva Mughrabi quando morì martire?»…
Non è ancora chiaro quando la Commissione Ue pubblicherà il rapporto. È probabile, come conclude il Bild, che i risultati riaccendano la discussione sui finanziamenti dell’Ue, «perché sia l’Ue che i singoli Stati membri finanziano in gran parte le istituzioni educative palestinesi e il personale scolastico».
Infine, il rapporto sarà presentato «a breve al Parlamento europeo e ad altre parti interessate», ha affermato la Commissione europea.
ARABIA SAUDITA: UNA RIFORMA DEI LIBRI DI TESTO
Per completezza d’informazione, va ricordato che nel frattempo l’Arabia Saudita ha deciso di ridurre i contenuti contro Israele nei suoi libri di testo. Come ci ha tenuto a precisare IMPACT-se, «non sono tuttavia del tutto scomparsi contenuti anti-israeliani nei libri scolastici sauditi: permane, infatti, l’assenza di Israele nelle mappe della regione: detto questo permangono contenuti anti-israeliani. Chiaramente c’è ancora del lavoro da fare. Tuttavia i cambiamenti fatti fanno ben sperare. Ci vogliono ulteriori miglioramenti, ma l’impressione prevalente è che vi sia la volontà di impegnarsi, di partecipare al dialogo sui contenuti e di procedere con la riforma dai libri di testo».