di Paolo Castellano
La Libia potrebbe normalizzare i suoi rapporti diplomatici con Israele. Questo è ciò che emerge da alcune indiscrezioni diffuse dall’entourage del generale Khalifa Haftar, uno dei candidati alla presidenza della nazione nordafricana.
Nell’ultimo decennio, la Libia è stata devastata da due guerre civili e ora è alle prese con una campagna elettorale molto attesa e complicata.
Come riporta Israel National News, secondo alcuni alti funzionari libici legati ad Haftar, il generale avrebbe intenzione di aderire agli Accordi di Abramo, seguendo le orme di Emirati Arabi uniti, Bahrein, Marocco e Sudan.
«Solo un accordo di normalizzazione con Israele, che porterà la Libia negli Accordi di Abramo, può catalizzare il piano di riabilitazione della Libia, che ammonta a centinaia di milioni di dollari», avrebbe dichiarato Haftar ai suoi consiglieri.
Tale scenario potrebbe concretizzarsi se Haftar riuscisse a vincere le prossime elezioni libiche previste per il 24 dicembre.
Per di più, da fine ottobre una società di consulenza israeliana starebbe collaborando sia con Haftar che con il suo principale rivale, Saif al-Islam Gheddafi, figlio dell’ex dittatore Muammar Gheddafi. Lo ha rivelato Israel Hayom.
(foto: The Africa Report)