di Paolo Castellano
La Lituania sostiene che Jonas Noreika non fu responsabile dell’uccisione degli ebrei durante la Shoah. Tale convinzione è stata ribadita durante un recente processo scaturito dalla denuncia di Grant Gochin, un attivista americano, che ha chiesto la rimozione della targa onorifica dedicata a Noreika, a Vilnius.
Come riporta un articolo di Israel National News, l’Istituto di Storia sulla Dominazione Sovietica ha difeso davanti al magistrato il noto collaboratore nazista Jonas Noreika. Secondo molti storiografi, egli perseguitò gli ebrei lituani durante la Seconda guerra mondiale. Inoltre, il Centro per lo Studio del Genocidio e della Resistenza dei residenti della Lituania ha difeso Noreika dalle critiche di un folto gruppo di storici, elaborando un documento inviato ad ottobre al Tribunale amministrativo di Vilnius.
«Il centro, basato su esistenti fonti storiche, è giunto numerose volte alla conclusione che Noreika non partecipò alle operazioni di uccisione di massa contro gli ebrei durante il periodo dell’occupazione tedesca, e nemmeno nei distretti Telsiai o Šiaulia», ha ribadito l’avvocato dell’istituto storico lituano, Kristina Cerednickekaite. Questa tesi mira a scagionare Noreika, sostenendo che il collaborazionista fu ripudiato dai nazisti poiché aiutò gli ebrei.
Argomento sconfessato da Silvia Foti, nipote di Noreika, che vive a Chicago. La Foti, giornalista e storica dilettante, pubblicherà a breve un saggio che conferma invece le accuse rivolte al collaborazionista lituano. Il libro è frutto di anni di ricerche indipendenti.
Da tempo il Simon Wiesenthal Center si lamenta del fatto che Noreika sia divenuto un eroe in patria perché considerato un martire della resistenza lituana. Egli fu ucciso dai sovietici quando la Lituania venne occupata dalla Russia. Prima dell’esecuzione sovietica, diventò un assassino di massa dopo la sua nomina – avvenuta nel 1941 – come capo del villaggio di Šiaulia, sotto l’occupazione nazista.
Ad agosto, la comunità ebraica lituana aveva chiesto a gran voce la rimozione della targa che commemora Noreika, affissa al muro della biblioteca dell’Accademia delle Scienze a Vilnius: «Noreika è stato un diretto ed entusiasta partecipante nella conduzione della Shoah in Lituania». Il governo si è però sempre rifiutato di staccare la targa, rimandando la decisione al museo di stato.
Anche Linas Linkevicius, ministro lituano degli Esteri, ha invitato l’istituto a rimuovere la placca commemorativa. È stata la prima volta che un alto rappresentante è intervenuto sui monumenti lituani dedicati ai collaborazionisti.
Photo Credit (Honolulu Star-Advertiser)