di Redazione
Yad Vashem, il Centro mondiale per la memoria dell’Olocausto, invita i leader politici, culturali, religiosi e accademici di tutto il mondo a dichiarare guerra all’antisemitismo in risposta all’allarmante ondata di antisemitismo che sta attualmente attanagliando il mondo. “In seguito allo spaventoso attacco contro Israele da parte di Hamas e dei terroristi jihadisti islamici del 7 ottobre – che ha provocato più di 1.400 civili israeliani massacrati [non “uccisi”], oltre 3.500 feriti e circa 240 rapiti e tenuti in ostaggio – e la guerra difensiva di Israele è stato costretto a intraprendere, il presidente di Yad Vashem Dani Dayan sottolinea “l’urgente necessità di affrontare questa forma mortale di odio contro il popolo ebraico”, si legge in una nota.
“Stiamo seguendo da vicino il drammatico aumento dell’antisemitismo nelle parole e nei fatti, compresi gli attacchi violenti contro comunità, istituzioni e individui ebraici in gran parte del mondo”, avverte il presidente di Yad Vashem Dani Dayan. “Mentre da diversi anni assistiamo in molti luoghi a un’epidemia in corso e all’integrazione dell’antisemitismo neonazista e della supremazia bianca, ora ci troviamo di fronte a una minaccia esistenziale per il popolo ebraico e gli eventi recenti lo hanno chiaramente dimostrato. L’antisemitismo riflette un problema fondamentale con valori fondamentali della società ed è indicativo dei pericoli sottostanti. La storia ci ha mostrato che l’odio diretto verso un gruppo spesso metastatizza, colpendo altri nella sua scia. L’antisemitismo è un male che, se lasciato incontrollato, minaccia il tessuto stesso della nostra società globale.”
Attualmente, c’è una tendenza pericolosa all’interno della società occidentale, soprattutto nei campus universitari, a legittimare il terrorismo concentrandosi su presunte circostanze attenuanti per atti barbari che non possono avere alcuna giustificazione morale. Troppi “progressisti” abbracciano volontariamente organizzazioni terroristiche che presumibilmente sono in linea con una causa che sostengono, ignorando completamente le spietate convinzioni sposate dai terroristi, che sono tutt’altro che progressiste. Troppe persone cadono preda di idee spurie che demonizzano Israele e gli ebrei e che alimentano la delegittimazione dell’idea stessa dell’esistenza dell’antisemitismo. Troppi accademici si impegnano in polemiche per giustificare il loro pregiudizio e il loro odio, invece di rigorose analisi e dibattiti accademici. Troppi leader culturali e religiosi usano le loro piattaforme per spacciare odio invece di promuovere la comprensione.
Di fronte a questa realtà il messaggio di Yad Vashem è chiaro: è tempo di un’azione concertata per affrontare lo tsunami di antisemitismo che minaccia di travolgerci tutti. È tempo di proteggere gli ebrei ovunque, di ricucire il nostro dialogo interrotto e di tornare a un discorso basato sulla realtà, piuttosto che su informazioni false, decontestualizzate e intenzionalmente distorte.
I fatti reali sulla guerra contro i piani genocidi di Hamas vengono manipolati cinicamente. È fondamentale che il mondo riconosca questi fatti e respinga l’opinione propagandistica “protetta” dalla libertà di parola. L’ignoranza è sempre pericolosa. Il presidente Dayan esorta a “conoscere i fatti in modo da poter combattere l’antisemitismo, al fine di proteggere le nostre società e comunità dagli estremisti che mirano a distruggere non solo gli ebrei”.
Mentre ci troviamo in questo momento critico della storia moderna, Yad Vashem implora i leader politici, culturali, religiosi e accademici di intraprendere azioni significative contro l’antisemitismo e di opporsi con fermezza e chiarezza a coloro che sposano l’odio verso Israele e gli ebrei. La comunità globale deve unirsi per affrontare questa terribile minaccia e salvaguardare gli ebrei ovunque, traendo forza dal nostro impegno condiviso per la pace, la democrazia, la tolleranza e la dignità umana.