Lufthansa, Wizz Air, EasyJet: le compagnie aeree tornano a volare nei cieli di Israele

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di Ludovica Iacovacci
Wizz Air, la compagnia low cost ungherese, riapre la rotta Londra-Tel Aviv e torna ad inserire lo Stato di Israele nelle mete d’arrivo. Segue il gruppo tedesco Lufthansa, il quale ha detto che il 1º febbraio riprende i voli con destinazione Stato ebraico.

La politica dei servizi di Lufthansa in Israele si applica a tutti i vettori all’interno del gruppo, pertanto si adegueranno alle misure anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines ed Eurowings. Il gruppo tedesco opererà voli giornalieri per Francoforte, Monaco, Zurigo e Vienna, nonché tre voli settimanali per Bruxelles e due voli settimanali per Dusseldorf, hanno detto le società in una dichiarazione.

Lufthansa aveva sospeso i voli da e per Tel Aviv fino al 31 gennaio 2025 incluso. Nel mentre EasyJet, la compagnia aerea britannica a basso costo popolare tra gli israeliani, ha detto a Reuters di accogliere con favore la notizia del cessate il fuoco di Gaza e nei prossimi giorni dovrebbe rivedere i suoi piani. La compagnia ha collegato più rotte da e per Tel Aviv fino alla guerra. La settimana scorsa, la compagnia aerea europea Ryanair prevedeva di riprendere completamente le rotte verso Israele per l’estate. Air France ha dichiarato che le sue operazioni da e per Tel Aviv rimarranno sospese fino al 24 gennaio 2025.

Da quando è scoppiata la guerra con Hamas a Gaza dopo il massacro del gruppo terroristico del 7 ottobre 2023, le compagnie aeree straniere hanno cancellato e ripreso i loro voli da e per Israele in più occasioni a causa degli attacchi missilistici dal Libano e dall’Iran. Cauto è l’ottimismo per il nascente accordo di cessate il fuoco tra Israele e il gruppo terroristico Hamas.

I voli verso altre località della regione rimangono ancora in bilico, le compagnie aeree restano vigili nel tornare a volare nei Paesi circostanti allo Stato di Israele. Air France ha sospeso i voli tra Parigi e Beirut fino al 31 gennaio, poiché “le operazioni riprenderanno sulla base di una valutazione della situazione sul campo”.

Lufthansa non volerà verso Beirut fino al 28 febbraio compreso. Per il gruppo tedesco, Teheran rimane una destinazione bloccata fino al 14 febbraio incluso. Turkish Airlines invece denota come la Turchia di Erdogan stia giocando un ruolo sempre più centrale nella Siria del nuovo leader Al-Jolani: dopo più di un decennio, la compagnia di Stato turca ha detto che il 23 gennaio riprenderà i voli per Damasco assicurando 3 tratte a settimana (l’annuncio è arrivato in seguito alla prima visita ufficiale ad Ankara da parte del ministro degli Esteri del governo di transizione siriano, Asaad Hassan al-Shaybani, che ha incontrato il presidente turco). Wizz Air, oltre a Tel Aviv, tornerà a collegare anche Amman, in Giordania.