di David Fiorentini
La Commissione europea ha ripreso i finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), con un primo pagamento di 50 milioni di euro. I fondi erano finiti sotto revisione dopo che Israele aveva rivelato la collusione del personale dell’agenzia con i terroristi di Hamas che hanno perpetrato le atrocità del 7 ottobre.
In un comunicato, l’organo esecutivo dell’Unione Europea ha anche dichiarato che aumenterà l’assistenza complessiva ai palestinesi di 68 milioni di euro, per aiutare i civili che sono costretti ad affrontare “condizioni terribili” nella guerra in corso tra Israele e Hamas a Gaza.
La decisione arriva in seguito alla rassicurazione offerta al commissario Olivér Várhelyi, il quale ha affermato come l’UNRWA abbia accettato di “introdurre misure robuste per prevenire eventuali comportamenti scorretti e minimizzare il rischio di accuse”.
Attualmente, l’agenzia impiega circa 12000 persone a Gaza, di cui un 10%, secondo l’intelligence israeliana, sarebbe affiliato a Hamas.
Per questo motivo, per verificare l’effettivo cambiamento di rotta, l’UE ha deciso di sbloccare solo il 60% dei fondi dovuti e di versare la parte rimanente in due rate da 16 milioni solo sulla base del raggiungimento di determinati requisiti.
“Il primo trasferimento è già un passo importante per alleviare la situazione a Gaza”, ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, su X.
Tali fondi si aggiungeranno ai 125 milioni di euro già assegnati quest’anno nell’ambito degli aiuti umanitari ai palestinesi, per raggiungere un ammontare totale di 275 milioni.