Manifestazione contro regole anti-Covid a Berlino. Insulti antisemiti agli ebrei

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di Paolo Castellano

Il 1 agosto si è svolta a Berlino una manifestazione a cui hanno partecipato 20 mila persone per  protestare contro le misure sanitarie volute dal governo tedesco. Come hanno segnalato diverse associazioni ebraiche, la protesta ha coinvolto anche gruppi neonazisti che hanno esibito simboli proibiti e urlato slogan contro gli ebrei.

Come riporta Israel National Newsgli organizzatori del raduno, un gruppo politico di Stoccarda chiamato Querdenken 711, hanno chiamato la loro manifestazione Day of Freedom, un chiaro riferimento al documentario nazista della regista di Hitler Leni Riefenstahl. Alcuni partecipanti hanno esibito slogan antisemiti, mentre altri hanno paragonato i decreti di Berlino per il Covid-19 ai regolamenti nazisti.

Anche Sigmount Koenigsberg, attuale commissario contro l’antisemitismo, ha denunciato le deriva razzista delle proteste sul Coronavirus: «La Shoah è stata ripetutamente messa in dubbio e sono state diffuse le teorie cospirazioniste e antisemite che facevano parte del repertorio standard degli oratori».

Inizialmente, il corteo dei manifestanti contro le norme anti-Covid sarebbe dovuto passare davanti a una sinagoga della città proprio durante le funzioni religiose di Shabbat. Dopo diverse segnalazioni di associazioni ebraiche alle forze dell’ordine, si è deciso di vietare il passaggio, scegliendo un altro percorso.

Il Dipartimento per la ricerca e l’informazione sull’antisemitismo, composto da un gruppo di associazioni ebraico-tedesche meglio conosciute come RIAS, ha pubblicato sul suo profilo Twitter diverse fotografie di manifestanti che impugnavano o indossavano simboli propagandistici antisemiti. Per esempio, una persona mostrava un cartello con una stella gialla, simile a quelle che i nazisti applicavano sugli indumenti degli ebrei, per dimostrare di non “essere vaccinata”. Ricordiamo che diversamente da Berlino, a Monaco di Baviera è vietato utilizzare la stella gialla nazista in manifestazioni simili.

Un altro manifestante è invece stato immortalato dai fotografi mentre indossava una maglietta con la scritta “Fuck Zion” sul petto e “leggete i Protocolli” sulla schiena. Il riferimento è ovviamente al falso testo storico, pubblicato all’inizio del XX secolo, creato dall’Ochrana, la polizia segreta zarista, con l’intento di diffondere l’odio verso gli ebrei e diventato strumento di propaganda antisemita per i gruppi neonazisti e non solo.

La maggior parte dei partiti politici tedeschi ha condannato la manifestazione e il commissario per la lotta all’antisemitismo ha poi elogiato un gruppo di contro-manifestanti che hanno urlato slogan come “Nessun posto per i nazisti”.