di Anna Balestrieri
Dopo l’importante mobilitazione delle piazze francesi, arriva la risposta americana all’ondata antisemita dell’ultimo mese dopo lo scoppio della guerra Israele-Hamas. In pochi giorni le Federazioni ebraiche del Nord America e la Conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane hanno organizzato la “Marcia per Israele”. Scuole, sinagoghe e centri comunitari hanno mobilitato i partecipanti, riempiendo il National Mall di Washington di folle provenienti da varie città degli Stati Uniti.
I centomila in piazza hanno voluto dimostrare solidarietà al popolo d’Israele e sottolineare l’impellenza del rilascio degli ostaggi. Ma anche rispondere al rigurgito antisemita senza precedenti che ha attraversato gli Stati Uniti ed il mondo nelle proteste pro-palestinesi dopo l’inizio della guerra. Nel corso dell’evento è intervenuto il presidente Isaac Herzog: “L’odio, le bugie, la brutalità, la vergognosa esplosione dell’antico antisemitismo sono motivo di imbarazzo per tutte le persone e le nazioni civilizzate”, ha detto Herzog alla folla. “Gli ebrei in America devono essere al sicuro. Gli ebrei di tutto il mondo devono essere al sicuro”.
Secondo i dati pubblicati lunedì dall’Anti-Defamation League, il numero di episodi di antisemitismo negli Stati Uniti è più che quadruplicato dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas a Gaza. Sono 832 gli episodi documentati di aggressioni antisemite, vandalismo e molestie negli Stati Uniti nell’ultimo mese. Ciò segna un aumento del 316% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Nonostante la politica degli Stati Uniti sia stata finora fermamente filo-israeliana, in alcuni uffici del Congresso e nell’amministrazione Biden si moltiplicano le critiche circa la gestione della guerra ed il suo effetto sui civili a Gaza. Gli speakers della Marcia si sono detti indignati per le crescenti richieste di un “cessate il fuoco” da parte dei democratici, mentre Israele continua ad essere sotto attacco, sia da parte di Hamas da Gaza, sia da Hezbollah a nord.
Il nuovo antisemitismo negli Stati Uniti sarà oggetto di discussione nella prossima conferenza Kesher, che vedrà confrontarsi Davide Romano e Lorenzo Vidino.
(Foto: Heshy Rosenwasser)