di Marina Gersony
È di oggi, venerdì 5 marzo, la notizia dell’ennesimo episodio antisemita in Francia, questa volta a Marsiglia (Bouches-du-Rhône): un uomo armato di circa 60 anni ha tentato di introdursi in una scuola ebraica di Marsiglia. Secondo i comunicati delle maggiori agenzie di stampa e testate online, l’attentatore ha estratto un coltello e ha tentato di entrare nella scuola Yavné. Fortunatamente, secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo è stato fermato dagli agenti della sicurezza. Si è poi diretto in un negozio di alimentari kasher, situato nelle vicinanze (13° arrondissement), dove è stato bloccato dagli stessi agenti che gli avevano impedito di entrare nella scuola e preso in custodia presso il dipartimento di sicurezza.
Come specificato in un articolo di Times of Israel, Frédérique Camilleri, capo della polizia di Bouches-du-Rhône ha affermato, recandosi sul posto, che «il personale di sicurezza scolastica era stato attirato dal comportamento sospetto dell’individuo per strada»; un soggetto peraltro noto per avere una storia psichiatrica, secondo una fonte della polizia contattata da France Televisions.
(Foto e video del suo arresto sono stati pubblicati sui social media).
VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=NPA5mgelfa8
Intanto, gli studenti del Groupe Scolaire Yavné Marseilles hanno annunciato l’episodio sulla pagina Facebook della scuola dando una versione un po’ diversa dei fatti, ossia che la scuola non era l’obiettivo dell’attentatore (tesi sposata anche da una fonte della polizia che ha sollecitato cautela, poiché i fatti non sono ancora stati del tutto accertati): «Questa mattina – si legge sulla bacheca della scuola –, intorno alle 8.30, un individuo ha tentato di attaccare un panificio in Boulevard Barry. Quest’ultimo è stato controllato dal servizio di sicurezza della scuola Yavné. In nessun caso l’attacco è stato diretto alla scuola». «Eppure – si legge tra gli altri commenti a caldo – alcuni media e sicurezza sostengono un tentativo di intrusione nella scuola. In ogni caso, l’essenziale è che l’individuo sia stato neutralizzato. Complimenti alle nostre guardie di sicurezza e ai genitori protettivi che corrono rischi ogni giorno per proteggere i nostri figli».
Numerosi i commenti per congratularsi con le forze dell’ordine: «Complimenti al Servizio di sicurezza scolastica. Grazie Hashem per aver protetto i nostri figli e tutto lo staff di questa scuola Nessun regalo a questa persona». «Sono orgoglioso di avere mio figlio in una scuola che fa della sicurezza una priorità. Possa H”B proteggere l’intera comunità». «Un grande grazie alle nostre meravigliose guardie di sicurezza che ogni giorno si mettono in pericolo per proteggere i nostri bambini. È un miracolo che tutti siano sani e salvi B”H». «Ne ho abbastanza di questi squilibrati che minacciano la nostra pace! Boulevard Barry è un’oasi di pace! Possa rimanere protetto B”H».
Come riporta Le Figaro, «la prefettura di polizia di Bouches-du-Rhône segnala che l’uomo non ha tentato di entrare nella scuola o nel negozio di alimentari. “Come misura precauzionale”, il quartier generale della polizia ha ancora rafforzato la sicurezza nei siti collegati alla comunità ebraica nel dipartimento e ha inviato una squadra di polizia alla scuola per la giornata». E, sempre come riporta Le Figaro, «Il sessantenne, sconosciuto ai servizi segreti, sarebbe sceso dalla macchina con in mano un coltellino da cucina. Presumibilmente non ha fatto minacce, parole o azioni, e non ha resistito quando è stato intercettato dal personale di sicurezza. Un’indagine è stata aperta dall’accusa e affidata alla Sicurezza dipartimentale di Marsiglia».
E poi c’è chi minimizza, chi dice che sono i media ad amplificare i fatti. La realtà, scorrendo il raccapricciante elenco di uccisioni e attentati nei confronti degli ebrei di Francia degli ultimi 15 anni, sta lì a dimostrare il contrario, ossia della gravità di un fenomeno sempre più allarmante e che desta una constante preoccupazione nel mondo ebraico anche oltreconfine. Non è tempo di abbassare la guardia.